Un team di chirurgia di guerra di Emergency sta partendo per Bangui

A 6 giorni dal colpo di stato in Repubblica Centrafricana, gli ospedali pubblici di Bangui stanno riprendendo l’attività, ma sono allo stremo: i medici sono fuggiti durante l’assalto alla città, mancano farmaci e strumentari utili alle cure. In città, ci sono ancora almeno 200 feriti che non possono essere operati e – ora che i […]

A 6 giorni dal colpo di stato in Repubblica Centrafricana, gli ospedali pubblici di Bangui stanno riprendendo l’attività, ma sono allo stremo: i medici sono fuggiti durante l’assalto alla città, mancano farmaci e strumentari utili alle cure.
In città, ci sono ancora almeno 200 feriti che non possono essere operati e – ora che i mezzi di trasporto iniziano a circolare – ne stanno arrivando altri dai villaggi.

Il direttore degli ospedali di Bangui ha chiesto aiuto a Emergency per poter garantire l’attività chirurgica in città e dare assistenza alle vittime della guerra.
Un team di Emergency composto da un chirurgo ortopedico, un chirurgo generale, un’infermiera di sala operatoria, due anestesisti e due logisti sta partendo per Bangui per riattivare due sale operatorie al Complexe pediatrique.
Emergency fornirà all’ospedale anche medicinali, materiali di consumo, biomedicali e tutta la strumentazione necessaria per le sale operatorie.

Il Centro pediatrico di Emergency a Bangui non ha mai smesso di lavorare, neanche durante l’attacco dei ribelli alla capitale.
Emergency è in Repubblica Centrafricana dal 2009 con un Centro pediatrico che offre cure gratuite a circa 80 bambini e monitoraggio prenatale ad almeno 20 donne in gravidanza ogni giorno.

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