C’era una volta Roio Piano, cronoprogramma di un paese dimenticato

Apprendo dal documento approvato dal Consiglio Comunale, relativo alla programmazione e ai criteri adottati per la ricostruzione dei centri storici, e pubblicato sul sito istituzionale del comune di L’Aquila il 28 marzo c.a., che Roio Piano non è elencato tra i paesi che hanno la priorità (2013) nei lavori di risistemazione del borgo. I criteri […]

Apprendo dal documento approvato dal Consiglio Comunale, relativo alla programmazione e ai criteri adottati per la ricostruzione dei centri storici, e pubblicato sul sito istituzionale del comune di L’Aquila il 28 marzo c.a., che Roio Piano non è elencato tra i paesi che hanno la priorità (2013) nei lavori di risistemazione del borgo. I criteri operativi adottati per la riedificazione delle frazioni si basano, per Roio Piano, sui seguenti roio-pianodati: intensità macrosismica pari a 8; la natura dei fabbricati che hanno ricevuto un danno grave (D4) evidenzia una percentuale del 57,95% di edifici inagibili; la densità abitativa ci fornisce un coefficiente pari a 0.02997 al metro quadro. Da quest’ultimo dato non si evince se l’area presa in considerazione tiene conto solo del centro storico o se, eventualmente, si estende sull’intero sito della frazione, piuttosto sparso, che ne diminuirebbe di fatto l’intensità insediativa pregiudicandone la condizione prioritaria. Inoltre, è necessario tenere conto anche delle famiglie che nell’abitato avevano la residenza principale: sia come proprietari che come affittuari. Tali considerazioni, probabilmente, ci restituirebbero dei numeri uguali se non superiori ad alcune altre realtà esaminate nel cronoprogramma. Dagli elementi forniti a suo tempo dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (prot. 0056612 del 13/10/2009) risulta che, tra fine 2009 e marzo 2010, erano circa 70 i nuclei familiari di questo paese ai quali sarebbero stati assegnati parte dei Map  dislocati nella zona. In virtù dei dati a disposizione, la frazione figura essere prima inclusa tra gli insediamenti che hanno priorità nella ricostruzione (2013), come riportato nello schema (pag.18) allegato allo stralcio degli interventi nei centri storici del circondario, e poi esclusa in base al cronoprogramma approvato dal Consiglio comunale (28 marzo). Pertanto, sarebbe opportuno, soprattutto nei confronti degli ex residenti che vivono nelle abitazioni provvisorie, e per i quali si richiede la giusta attenzione, avere maggiori delucidazioni in merito a siffatte discordanze.

Fulgenzio Ciccozzi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *