Le Banche di Credito Cooperativo sposano il messaggio di Papa Francesco

“Le Banche di Credito Cooperativo sono in linea con il messaggio di Papa Francesco, grazie al loro modo differente di essere banche, chiamate per vocazione a sostenere le persone nella loro essenza, utilizzando la metrica della valorizzazione umana piuttosto che quella del profitto”. Con queste parole, Paolo Grignaschi, Direttore Generale della Federazione delle BCC di […]

“Le Banche di Credito Cooperativo sono in linea con il messaggio di Papa Francesco, grazie al loro modo differente di essere banche, chiamate per vocazione a sostenere le persone nella loro essenza, utilizzando la metrica della valorizzazione umana piuttosto che quella del profitto”. Con queste parole, Paolo Grignaschi, Direttore Generale della Federazione delle BCC di Lazio, Umbria e Sardegna, è intervenuto ad Assisi all’Assemblea della BCC di Spello e Bettona. “Da questa città, simbolo della cristianità nel mondo – ha rimarcato Grignaschi – le storiche Casse Rurali, grazie anche alla loro ispirazione cristiana, sono chiamate a recepire in maniera ancora più marcata le parole del Santo Padre e a farle proprie in un momento di particolare recessione, dove proprio la vita umana è costretta ad una fase di prova molto dura. I risparmiatori, gli imprenditori in Umbria, ma non solo, sanno di poter contare su una rete di banche realmente locali accomunate da un Marchio che da 130 di storia si preoccupa di fare impieghi, ma anche di andare oltre: offrendo sostegno alle comunità, incontrando le loro esigenze e le loro richieste e facendole proprie. Mutualità e liberalità sono espressioni ben note nel sistema delle BCC che perseguono, non a parole ma con i fatti, un obiettivo su tutti: essere al fianco del territorio senza inseguire la crescita dimensionale, fine a se stessa”. Un commento, questo, che il Direttore Generale Grignaschi ha sottolineato con i dati: «Le BCC della Federlus sono le prime in Italia per sostegno alle realtà locali, visto che lo scorso anno, uno fra i più acuti della crisi dell’ultimo quinquennio, hanno erogato impieghi con un incremento del 7% in più sul 2011. Ma sono anche, le stesse Banche di Credito Cooperativo, prime in Italia per redditività (l’utile netto è stato superiore ai 40 milioni di euro). Questi due dati se intrecciati ci trasmettono una riflessione su tutte: le Banche hanno dato molto al territorio, ma hanno ricevuto anche tanto in termini di fiducia, chiudendo in maniera perfetta il cerchio della collaborazione. Nel Lazio, Umbria e Sardegna, le comunità e le BCC hanno rafforzato il proprio rapporto, alzando un argine importante nei confronti della crisi, che è dura sì, ma che può essere affrontata e sconfitta, senza perdere di vista il Messaggio del Santo Padre e i presupposti che hanno originato il nostro modo di essere banche differenti». La Federazione BCC Lazio Umbria Sardegna associa 26 banche che contano complessivamente 60.000 soci. Con circa 300 sportelli al servizio del pubblico e oltre 2000 dipendenti, la raccolta diretta ammonta 11 miliardi circa e gli impieghi creditizi a 9 miliardi circa.

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