I 100 giorni degli eletti provenienti dal terzo settore: 31 ddl come primi firmatari

Hanno presentato 31 disegni di legge come primi firmatari su diversi temi, tra i quali la riforma del codice civile sul terzo settore, le norme riguardanti la cittadinanza, l’impresa sociale e la responsabilità sociale delle imprese, il superamento delle barriere architettoniche, la cooperazione internazionale, il carcere e le misure alternative, il sostegno al reddito e […]

Hanno presentato 31 disegni di legge come primi firmatari su diversi temi, tra i quali la riforma del codice civile sul terzo settore, le norme riguardanti la cittadinanza, l’impresa sociale e la responsabilità sociale delle imprese, il superamento delle barriere architettoniche, la cooperazione internazionale, il carcere e le misure alternative, il sostegno al reddito e l’immigrazione. È questo il bilancio dei primi cento giorni dei parlamentari “sociali”, elaborato da Redattore Sociale grazie al monitoraggio delle attività parlamentari seguite dal sito internet Operparlamento. Abbiamo preso in considerazione i 17 eletti provenienti, più o meno direttamente, da realtà del non profit, escludendo per ovvi motivi Laura Boldrini divenuta presidente della Camera. Tra i temi seguiti dai parlamentari, anche la violenza contro le donne, la tutela dell’ambiente, i piccoli comuni, il gioco d’azzardo, la criminalità, la tutela del paesaggio e la valorizzazione della mobilità in treno e in bicicletta.

Vittoria schiacciante per i parlamentari sociali del Pd per numero di proposte presentate: sono 29 su 31 i ddl depositati nei primi cento giorni, contro un ddl a testa tra Sinistra ecologia e libertà e Scelta civica per l’Italia. Il parlamentare sociale più prolifico, ma anche con più esperienza, è Luigi Bobba, deputato del Partito democratico, dal 1998 al 2006 presidente delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani (Acli). Bobba, infatti, è il parlamentare proveniente dal terzo settore con più anni di carriera politica alle spalle (oltre 7), ma è anche il primo firmatario di quasi la metà di tutti i ddl presentati dai parlamentari vicini al terzo settore: ne ha presentati ben 14 nei primi cento giorni. Disegni di legge su diversi temi, quali l’istituzione del servizio civile delle persone anziane, la pubblicità ingannevole, l’elettorato attivo, le vittime del lavoro, la riforma codice civile su terzo settore e agenzia terzo settore, l’immigrazione, il sostegno al reddito per le famiglie, l’impresa sociale, il reato di concussione e corruzione, previdenza e pensioni e le attività di promozione sociale italiani residenti all’estero. Secondo posto per il senatore del Partito democratico Luigi Manconi, presidente dell’associazione “A buon diritto”, con più di due anni di carriera parlamentare e 7 disegni di legge presentati come primo firmatario su temi che lo hanno visto impegnato da anni: l’istituzione del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, la cittadinanza, le misure alternative al carcere, il reato di tortura, la cura, le unioni civili, l’amnistia o indulto.

Ad inseguire il gruppo di testa, Filippo Fossati, deputato del Pd in carica dal 15 marzo, già presidente nazionale Unione italiana sport per tutti (Uisp), primo firmatario di tre disegni di legge su cittadinanza sportiva e altri due su professioni e società sportive. Altri disegni di legge sono stati presentati da Davide Mattiello, deputato del Pd, proveniente da Libera di don Ciotti, che ha presentato un ddl per indirizzare una quota dell’8 per mille all’ammodernamento del patrimonio immobiliare scolastico; Paolo Beni, deputato Pd al primo mandato elettorale e presidente dell’Arci, invece, ha presentato un disegno di legge per chiedere l’abrogazione del reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato; Ileana Argentin, deputata del Pd e parlamentare da più di 5 anni, ha presentato un testo che chiedere il superamento delle barriere architettoniche, anche attraverso lo studio universitario della materia; Flavia Piccoli Nardelli, deputata del Pd, al suo primo mandato, già segretaria generale dell’Istituto Sturzo, ha presentato due testi sull’Istituzione e disciplina dell’Istituto per la storia politica della Repubblica italiana, legge quadro qualità architettonica. Giulio Marcon, deputato di Sel e già portavoce della campagna Sbilanciamoci! ha presentato come primo firmatario un ddl di riforma della cooperazione internazionale allo sviluppo, ma risulta essere attivo su diversi fronti: il suo nome compare come cofirmatario in altri 20 ddl su criminalità, violenza contro le donne, reato di tortura, piccoli comuni, la tutela del paesaggio e la valorizzazione della mobilità in treno e in bici. Infine, Mario Marazziti, già portavoce della Comunità di Sant’Egidio e deputato con Scelta civica per l’Italia, che ha presentato un ddl come primo firmatario su nuove norme relative alla cittadinanza, mentre il suo nome è tra i cofirmatari di altri 13 ddl e in 45 proposte di emendamenti.

Nessun testo presentato come primo firmatario, invece, da Edoardo Patriarca, deputato del Pd, presidente dell’Istituto della donazione e del Centro nazionale volontariato, che invece compare come cofirmatario di 7 ddl; Emma Fattorini, senatrice del Pd, legata alla Comunità di Sant’Egidio, cofirmataria di un testo per contrastare il femminicidio. Andrea Olivero, senatore di ScpI ed ex presidente delle Acli, non regge il confronto con il suo predecessore alle Acli ed è cofirmatario di 7 ddl su cooperazione, trasparenza e politiche dell’occupazione. Luigi Marino, ex presidente di confcooperative e oggi senatore per ScpI, invece è cofirmatario di 9 ddl, tra cui anche uno sulla cooperazione, ma risulta essere primo firmatario di ben 28 emendamenti; Mario Sberna, deputato di ScpI, ed ex presidente dell’associazione famiglie numerose è tra i cofirmatari di 5 ddl su famiglia, gioco d’azzardo, cittadinanza, commercio equo e solidale. Anche per Ilaria Borletti Buitoni, deputata di ScpI e oggi sottosegretario ai Beni, attività culturali e turismo, 5 ddl come cofirmataria, mentre il nome di Ernesto Preziosi, deputato del Pd ed ex vicepresidente dell’Azione cattolica e direttore dell’Istituto Toniolo, compare solo come cofirmatario di una interrogazione a risposta scritta, di un ordine del giorno e un emendamento. (ga)

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