Margherita Hack: la stella rossa degli uomini ombra

Questa mattina quando mi sono svegliato ed ho aperto gli occhi, come faccio sempre, mi sono domandato: per chi? A che? Come? Perché continuare a scontare la mia pena che non finirà mai? E non è da vigliacchi vivere ancora? Per un attimo mi è venuta subito voglia di richiudere gli occhi per addormentarmi di […]

Questa mattina quando mi sono svegliato ed ho aperto gli occhi, come faccio sempre, mi sono domandato: per chi? A che? Come? Perché continuare a scontare la mia pena che non finirà mai? E non è da vigliacchi vivere ancora?
Per un attimo mi è venuta subito voglia di richiudere gli occhi per addormentarmi di nuovo. A volte penso che in tanti anni di carcere ho messo tanto entusiasmo nel cercare di studiare, cambiare, crescere interiormente per diventare una persona migliore. E a volte mi capita di pensare che abbia fatto tutto questo solo per poi morire murato vivo in una cella di un carcere.
Ad un tratto ho pensato che non posso fare altro che vivere il presente, sopravvivere al passato e maledire il futuro. E poi mi sono alzato, ho acceso la radio e ho ascolto la brutta notizia della morte di Margherita Hack. Grandissima donna e scienziata, impegnata nel sociale. E in prima linea nella difesa dei diritti civili. Prima firmataria per l’abolizione della pena dell’ergastolo sul sito www.carmelomusumeci.com insieme a Umberto Veronesi, Don luigi Ciotti, Stefano Rodotà, Agnese Moro, Gino Strada, Giuliano Amato, Andrea Camilleri e molti altri.

Il nome di Margherita mi ricordava spesso che da bambino i fiori che mi piacevano più di tutti erano proprie le margherite. Le raccoglievo spesso nei campi. E quando andavo a trovare la mia bambina-fidanzata strappavo un petalo per volta sussurrando al mio cuore: “ Mi ama o non mi ama?” Una volta glielo avevo raccontato a Margherita Hack. E poi le avevo chiesto se mi faceva una prefazione a uno dei miei libri. Lei aveva subito accettato. Ed è stata una delle più belle prefazioni che abbia mai avuto:
– Catturato dagli uomini. Legato a una slitta. Frustrato a sangue. Zanna Blu fugge. Viene ripreso. Ferito. Ma sempre risorge. Quasi immortale. (…) Sono racconti che insegnano il coraggio, l’amore per la libertà, l’amore disperato per la compagna, scritti in maniera semplice, senza retorica. Grazie a questa sua capacità di esprimere i suoi sentimenti, Carmelo Musumeci si ricostruisce una vita spirituale libera, che vale la pena di essere vissuta e che trasmette al lettore, bambino o adulto che sia una profonda umanità. Sono favole, ma favole che fanno riflettere.

Margherita Hack sugli ergastolani aveva scritto: “Gli uomini ombra, invisibili e dimenticati da tutti, morti viventi, perché irreali come l’ombra, ma così forti nell’amicizia”.
Questa notte la luna e stelle piangeranno insieme agli uomini ombra. Domani notte invece gli ergastolani ostativi, dalle sbarre delle loro finestre, le sorrideranno perché vedranno nel cielo una nuova stella. E sarà quella della Stella Margherita, che continuerà dall’universo a dare luce e calore alle nostre ombre.
Buona morte/vita Stella Margherita. Continuerò a volerti bene, mentre Zanna Blu continuerà a ululare alla luna per te.

Carmelo Musumeci
Carcere Padova

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