L’Aquila, il tormentone estate 2013: la data delle elezioni per Chiodi e Pdl

Sono ormai giorni che il presidente della Regione, Gianni Chiodi parla solo della data delle elezioni. Le emergenze del territorio vengono lasciate ancora una volta in secondo piano, sullo sfondo. L’unico interesse sembra essere la data delle regionali. Il mandato quinquennale termina a fine anno, ma fervono riunioni e caminetti per calcolare le convenienze e […]

Sono ormai giorni che il presidente della Regione, Gianni Chiodi parla solo della data delle elezioni. Le emergenze del territorio vengono lasciate ancora una volta in secondo piano, sullo sfondo. L’unico interesse sembra essere la data delle regionali.
Il mandato quinquennale termina a fine anno, ma fervono riunioni e caminetti per calcolare le convenienze e prorogare inutilmente la legislatura.
Il paradosso è che mentre Chiodi vorrebbe votare a novembre, il Pdl preme per andare alle urne a primavera. Se Chiodi davvero vuole votare a fine anno, concordi subito la data con il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, e con il presidente della Corte d’Appello.
Si dia inizio formalmente alla campagna elettorale, che Chiodi in realtà ha già iniziato da mesi, promuovendo, con risorse pubbliche, eventi e manifestazioni e pubblicando mega manifesti, con impresso il suo nome a caratteri cubitali.
Trovo grave e perverso che si possa solo pensare di arrivare a metà 2014. Non c’è nessuna ragione plausibile e l’improvviso desiderio di risparmiare risorse, facendo l’election day è solo uno specchietto per le allodole.
Con questa logica avremmo potuto spostare le elezioni amministrative in tanti Comuni, per farle coincidere con la data delle regionali e così via. Peccato che Costituzione e leggi assegnino tempi di legislatura ben precisi, che non possono essere subordinati ai capricci dei governanti.
Se Chiodi ed il Pdl sono convinti di aver governato bene, allora non hanno alcuna ragione di fare melina.
Il centrosinistra intanto si organizzi su un progetto sostanzioso di vero cambiamento, organizzi le primarie aperte sul presidente e apra la discussione sui candidati nei collegi. L’Abruzzo può superare lo stallo in cui il PDL lo ha costretto.

Sen. Stefania Pezzopane

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