Gasdotto Snam: Moroni, l’infausta decisione di Chiodi tra faglie e natura

“Il Presidente Chiodi, soprattutto dopo il 6 aprile 2009, avrebbe dovuto comprendere l’elevata sismicità del territorio abruzzese scongiurando con ogni mezzo, avendone peraltro facoltà per legge, l’infausta decisione di far passare il gasdotto Snam nell’entroterra d’Abruzzo, tra faglie e natura.” Così l’assessore Alfredo Moroni, coordinatore interregionale antigasdotto, valutando le conseguenze della sentenza della Corte Costituzionale […]

“Il Presidente Chiodi, soprattutto dopo il 6 aprile 2009, avrebbe dovuto comprendere l’elevata sismicità del territorio abruzzese scongiurando con ogni mezzo, avendone peraltro facoltà per legge, l’infausta decisione di far passare il gasdotto Snam nell’entroterra d’Abruzzo, tra faglie e natura.” Così l’assessore Alfredo Moroni, coordinatore interregionale antigasdotto, valutando le conseguenze della sentenza della Corte Costituzionale che dichiara incostituzionale la legge regionale 28 del 2012, pur riconoscendo alla Regione la facoltà di legiferare in materia di energia e governo del territorio.
“ Mi sembra evidente già da tempo – continua Moroni – che le intenzioni del Presidente non vadano contro la possibilità di trovare un’alternativa al percorso individuato dalla Snam. Chiodi, disattende anche il suo Consiglio Regionale, che già si era espresso con due risoluzioni ad impegnare il Governo a negare l’intesa sul progetto Snam e a chiedere l’istituzione di un tavolo di confronto per trovare una soluzione alternativa. Perseverando nel non dare attuazione alle risoluzioni, Chiodi persevera anche nella tutela degli interessi del privato Snam rispetto a quelli pubblici relativi ai territori interessati. E’ il momento di dimostrare che si sta dalla parte dei cittadini e della tutela del territorio.
E’ il momento che Chiodi interceda col Governo affinché il gasdotto attraversi il mare. Se vuole, lui può, così come è successo nel caso della regione Emilia Romagna che è riuscita a far cancellare dal Governo nazionale, il deposito sotterraneo di gas di Rivara ( MO).
Il coordinamento – conclude l’assessore – riprenderà, insieme ai comitati ed ai Parlamentari dimostratisi sensibili, le iniziative finalizzate allo spostamento del percorso, a cominciare da una nuova legge regionale, all’attivazione dell’ancora non costituito tavolo di coordinamento col sottosegretario De Vincenti ed al coinvolgimento degli enti locali e delle comunità interessate, attraverso assemblee specifiche.”

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