Addio a Vincenzo Cerami

Nato nella capitale da genitori siciliani, allievo, alla scuola media, di Pier Paolo Pasolini, ha sempre considerato questo incontro determinante per le sue scelte successive. Sposato con Graziella Chiarcossi, cugina di Pier Paolo Pasolini, ha avuto due figli, l’attrice Aisha, nata dall’unione con la prima moglie Mimsy Farmer, e Matteo, giovane regista. Nel 1976 pubblica […]

Nato nella capitale da genitori siciliani, allievo, alla scuola media, di Pier Paolo Pasolini, ha sempre considerato questo incontro determinante per le sue scelte successive. Sposato con Graziella Chiarcossi, cugina di Pier Paolo Pasolini, ha avuto due figli, l’attrice Aisha, nata dall’unione con la prima moglie Mimsy Farmer, e Matteo, giovane regista. Nel 1976 pubblica il suo primo romanzo Un borghese piccolo piccolo, feroce satira delle frustrazioni piccolo-borghesi che avrà una fortunata trasposizione cinematografica. Seguono Amorosa presenza (1978), il romanzo in versi Addio Lenin (1981), Ragazzo di vetro (1983), La lepre (1988), romanzo storico-fantastico, forse la prova migliore di Cerami dopo il romanzo d’esordio, L’ipocrita (1991), La gente (1993), Il signor Novecento (1994), racconto musicale realizzato con Nicola Piovani con il quale realizza anche lo spettacolo teatrale Romanzo musicale (1998); Consigli a un giovane scrittore (1996), divertita escursione nel mondo della scrittura; Fattacci (1997), in cui Cerami racconta e analizza quattro delitti saliti alla ribalta della cronaca italiana; la raccolta di racconti La sindrome di Tourette e il romanzo L’incontro (2005); Vite bugiarde (2007). Parallelamente procede la sua attività di sceneggiatore (Bellocchio, Amelio, Benigni, con il quale ha pubblicato nel 1998 La vita è bella, Bertolucci e altri) e di commediografo (L’amore delle tre melarance; L’enclave des Papes, 1984; Sua maestà, 1986; Ring, 2000). In gioventù Cerami fu un rugbista[1]; nel ruolo di mediano di mischia militò nel Frascati e fu convocato nella selezione nazionale giovanile[1], poi interruppe la carriera a causa di un incidente di gioco[1]. Ha ricoperto l’incarico di Ministro dei Beni Culturali del governo ombra del PD al Governo Berlusconi IV, mantenuto fino al marzo del 2009, quando al suo posto è stata nominata Giovanna Melandri. Nel giugno dello stesso anno ha ricevuto l’incarico di assessore alla cultura al Comune di Spoleto, incarico condizionato all’elezione del candidato sindaco Daniele Benedetti, elezione poi effettivamente avvenuta. È stato candidato all’Oscar nel 1999 per aver sceneggiato La vita è bella con Roberto Benigni. È stato docente presso la ACT MULTIMEDIA, una scuola di cinema a Cinecittà. E’ morto oggi nella sua città natale all’età di 72 anni dopo una lunga malattia. ( dam )

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