Roma: 70° anniversario bombardamento San Lorenzo

“Il bombardamento del quartiere San Lorenzo, avvenuto il 19 luglio del 1943 durante la seconda guerra mondiale, rappresenta uno degli eventi più dolorosi della millenaria storia della nostra città. Solo nel quartiere ci furono oltre 1.500 morti e 4.000 feriti. Senza contare i danni, talvolta irrimediabili, allo straordinario patrimonio storico-archeologico e culturale di questo territorio. […]

“Il bombardamento del quartiere San Lorenzo, avvenuto il 19 luglio del 1943 durante la seconda guerra mondiale, rappresenta uno degli eventi più dolorosi della millenaria storia della nostra città. Solo nel quartiere ci furono oltre 1.500 morti e 4.000 feriti. Senza contare i danni, talvolta irrimediabili, allo straordinario patrimonio storico-archeologico e culturale di questo territorio. Nonostante la distruzione parziale della Basilica, di una consistente parte monumentale del Cimitero del Verano, nonostante la straziante perdita di tante vite umane e alla devastazione di uno dei quartieri ‘popolari’ per eccellenza della nostra città, la gente di San Lorenzo seppe rialzarsi e ricostruirsi, sia materialmente che moralmente. La loro enorme generosità e straripante solidarietà ha permesso di conservare l’identità del quartiere e di non smarrire mai il senso di comunità. Roma è fiera della storia di questo quartiere”. 
 E’ quanto ha dichiarato Luigi Nieri, vicesindaco di Roma Capitale, partecipando alla cerimonia di commemorazione per il 70° anniversario dei bombardamenti di San Lorenzo, dove ha deposto le corone di alloro di Roma Capitale presso il Monumento al Sommo Pontefice Pio XII al Verano, presso la lapide commemorativa in ricordo del sacrificio del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Azolino Hazon e del Colonnello Ulderico Barengo, presso il Monumento ai Caduti del quartiere Tiburtino. “In una società liquida come la nostra che si decompone e ricompone con fulminea rapidità, talvolta in modo vacillante e incerto, dobbiamo tenerci stretta la nostra storia. Dobbiamo aggrapparci alla memoria per costruire un futuro che non sia più segnato da guerre e inimicizie tra i popoli. Roma, Medaglia d’oro per la Resistenza, non dimentica e riparte da questi valori per ritrovarsi”.

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