GMG: diario di Rio, per qualche giorno centro di gravità di speranze, contraddizioni e paure

La Giornata Mondiale della Gioventù che ha appena chiuso i battenti è stata la metafora del mondo. Un fiume di colori bandiere volti di ogni espressione ad invadere una Rio de Janeiro in parte solita e per altri versi eccezionale. Elicotteri sopra le teste dei pellegrini, navi militari vicino ad una costa di onde impetuose, […]

La Giornata Mondiale della Gioventù che ha appena chiuso i battenti è stata la metafora del mondo. Un fiume di colori bandiere volti di ogni espressione ad invadere una Rio de Janeiro in parte solita e per altri versi eccezionale. Elicotteri sopra le teste dei pellegrini, navi militari vicino ad una costa di onde impetuose, accompagnate dai neri arditi surfisti di Rio. Tutt’intorno ragazzi, con l’entusiasmo, la suggestione e l’ispirazione del loro Papa venuto “dalla fine del mondo”. Durante la via Crucis, Francesco chiede loro di non voltare lo sguardo dall’altra parte e aiutare il Cristo che porta la croce. Chissà se capiranno cosa voleva dirgli il Pontefice. La cittá che li ospita offre i suoi spunti, con i suoi ambulanti, i suoi ristoranti eleganti e i suoi senza tetto che dormono sotto coperte spesse a coprirsi fino ai capelli, a qualsiasi ora del giorno Agli angoli delle strade i militari con fucile spianato, “guarda municipal” e “policia” vigilano il passaggio di cori angelici intonati da colorate ragazzine, girotondi, preghiere, ma le proteste dei giorni scorsi e l’allarme bomba obbligano il Paese a delle misure di sicurezza rafforzate. Uno skater intanto occupa con le sue acrobazie l’incrocio di strada diventato pedonale per lasciar defluire i pellegrini. Il giorno della veglia una manifestazione a seni nudi, hula hoop travestimenti invade Ipanema per chiedere libertà sessuale, diritto all’aborto, rispetto per il corpo. E’ una manifestazione colorata e pacifica, infondo intonata ai colori di pace dei papaboy. Tuttavia marcia in direzione contraria. Contraria ad una chiesa che nel materiale in dotazione del pellegrino, così come per la stampa accreditata, consegna la pubblicazione “keys to bioethics”, che affronta tra gli altri il tema dell’aborto e le “teorie di genere”.  Rio diventa per qualche giorno il centro di gravità di speranze, contraddizioni e paure. Fuori dai colori e dalla gioventù del Papa di Copacabana, la città sembra quasi sotto assedio. I carioca, forse intimoriti dal freddo inusuale e dalle limitazioni del traffico, incoraggiati a lasciare la città dal Prefetto di Rio, non si fanno vedere in giro neanche sabato sera sul lungomare di Ipanema. Forse é tempo di riflessione anche per loro. (GMG, nic)

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