Imu: Letta pensa a provvedimento di mediazione per mantenere governance

Si contano le ore che separano la tenuta del Governo dal provvedimento per l’abrogazione dell’Imu. Un’abrogazione che, stando alle voci che circolano attorno a Palazzo Chigi e fuori dalle commissioni dovrebbe essere parziale. Un provvedimento di mediazione al quale il premier Letta starebbe pensando per mantenere la governance pressoché inalterata e rispondere alle pressioni minacciose […]

Si contano le ore che separano la tenuta del Governo dal provvedimento per l’abrogazione dell’Imu. Un’abrogazione che, stando alle voci che circolano attorno a Palazzo Chigi e fuori dalle commissioni dovrebbe essere parziale. Un provvedimento di mediazione al quale il premier Letta starebbe pensando per mantenere la governance pressoché inalterata e rispondere alle pressioni minacciose del Pdl che senza abrogazione dell’Imu toglierebbe immediatamente la fiducia. A cercare di confondere le acque dall’altra parte c’è il viceministro Fassina che afferma “togliere l’Imu all’85 per cento delle famiglie è significativo perché le risorse sono scarse e tante invece le priorità”. Una tra queste è tuttavia la tenuta in piedi di questa maggioranza visto che negli ultimi tre giorni la voce dell’ipotesi di un ‘Letta bis’ si affievolisce a causa dei boatos renziani sul voto anticipato. Quanto invece al futuro politico e giudiziario di Silvio Berlusconi si accavallano all’interno del Pdl gli incitamenti a non mollare. L’ultimo arriva da uno dei seniores del partito, Enrico Pianetta. ”Silvio Berlusconi rifugga da quei collaboratori che lo consigliano di accettare un compromesso o un atto di clemenza. Sarebbe la sua sconfitta umana ,morale e politica e in un istante vanificherebbe tutta la sua storia di imprenditore e di uomo di Stato per diventare una figura negletta dalla Storia in futuro e in balia dei suoi detrattori nel presente”. E’ l’appello che rivolge Enrico Pianetta, esponente del Pdl, direttamente a Silvio Berlusconi perche’, secondo Pianetta ”una decisione siffatta sarebbe opportuna se Berlusconi fosse un signor Berlusconi ; ma Silvio Berlusconi è un Grande che con un consenso ineguagliabile ha impresso il suo stigma all’Italia degli ultimi venti anni e ha dato tanta speranza a tanti”. Dunque, ribadisce l’esponente ”azzurro” chi, tra i collaboratori politici gli suggerisce di accettare ”simili innaturali compromessi non conosce Silvio Berlusconi e non ha neppure la percezione della figura di Berlusconi nella Storia d’Italia. Accettare un atto di clemenza significherebbe – sottolinea Pianetta – deludere questa grande moltitudine di italiani che lo sostengono con ancora piu’ forza e determinazione”. E poi, su Giorgio Napolitano: ”accettare un atto di clemenza presidenziale sarebbe umiliante rispetto ai principi di liberta’ in cui crede perché ricevuta da una persona che rispettiamo per la carica ricoperta, ma che non potremo non ricordare che stava da quella “parte sbagliata” che plaudiva – conclude Enrico Pianetta – ai carri armati sovietici “portatori di pace” mentre i sogni di libertà degli insorti ungheresi “morivano all’alba”. ( aldri)

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