Stamina: Vannoni, è atto criminale bocciare sperimentazione

Il metodo Stamina messo a punto da Davide Vannoni, fondato sull’utilizzo delle cellule staminali, non avrebbe consistenza scientifica. La bocciatura è contenuta nell’atteso parere, non vincolante ma da considerarsi alla stregua di strumento di approfondimento scientifico, che il comitato per la sperimentazione del metodo, nominato dal ministro Beatrice Lorenzin, ha consegnato al ministero della Salute. […]

Il metodo Stamina messo a punto da Davide Vannoni, fondato sull’utilizzo delle cellule staminali, non avrebbe consistenza scientifica. La bocciatura è contenuta nell’atteso parere, non vincolante ma da considerarsi alla stregua di strumento di approfondimento scientifico, che il comitato per la sperimentazione del metodo, nominato dal ministro Beatrice Lorenzin, ha consegnato al ministero della Salute. Il Prof. Vannoni ha scelto i microfoni di radio Manà Manà per consegnare le sue impressioni ancora a caldo: “Abbiamo pronto il ricorso al Tar del Lazio contro la composizione della commissione scientifica che ha bocciato il metodo stamina. Mi aspettavo un verdetto del genere visto che il 70% dei suoi membri si era espresso contro il metodo Stamina prima ancora di essere nominato all’interno del comitato. Il loro verdetto, anche se non ho ancora letto le motivazioni, è tutt’altro che scientifico. La cosa più importante per me è che i pazienti attualmente in cura, che sono 40 agli Spedali Civili di Brescia, continuino ad essere curati. Ci sono però altre 25mila persone che hanno bisogno di Stamina, attraverso un giudice del lavoro potranno avere accesso alle cure e nessuno potrà negargliele. Le staminali non sono un nuovo farmaco ma una nuova medicina. Bloccare la sperimentazione è criminale, chi lo farà dovrà assumersene la responsabilità. Non capisco poi l’opposizione dell’Associazione che porta il nome di Luca Coscioni, che ebbe accesso all’utilizzo delle cellule staminali a Torino. Perchè negare la stessa possibilità ad altri malati?

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