Crisi di consumi ai minimi storici

Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, il livello delle vendite al dettaglio a luglio ha toccato i minimi da dodici anni. Per il Codacons e’ “la prova del 9 che questa crisi e’, per l’Italia, una crisi di consumi, e che per uscirne occorre ridare capacita’ di spesa al ceto medio, diventato oggi povero. […]

Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, il livello delle vendite al dettaglio a luglio ha toccato i minimi da dodici anni. Per il Codacons e’ “la prova del 9 che questa crisi e’, per l’Italia, una crisi di consumi, e che per uscirne occorre ridare capacita’ di spesa al ceto medio, diventato oggi povero. Fino a che non si inverte questa rotta, abbassando la pressione fiscale sul 50% della popolazione piu’ povera, compensando il minor gettito o con una seria lotta all’evasione, o tagliando le spese improduttive, o alzando la pressione fiscale sul 50% degli italiani che stanno meglio, la crescita non potra’ ripartire.
E’ per questo che non va aumentata l’Iva, che colpirebbe in primo luogo e piu’ pesantemente quel 50% degli italiani che stanno peggio, dato che 1 euro in piu’, per chi ne ha solo 100 per arrivare a fine mese, fanno molto piu’ male di 10 euro in piu’ per chi ne ha 1000, o di 100 in piu’ per chi ne ha 10.000. Aumentare l’Iva sarebbe la fine”.
Ecco perche’, dato che il primo ottobre e’ ormai alle porte, il Codacons rilancia le sue proposte. “Considerato che combattere l’evasione o ridurre la spesa pubblica improduttiva sono cose giuste e sacrosante- spiega il Codacons- ma ormai sono diventate un alibi per ritrovarci l’Iva al 22%, dato che e’ difficile credere che Saccomanni faccia una proposta credibile in 4 giorni quando non l’ha fatta in 5 mesi, proponiamo aumenti di tasse in sostituzione dell’Iva: aggirare la sentenza della Corte costituzionale su mega pensioni e stipendi pubblici, con un aumento una tantum dell’aliquota Irpef del 43% per chi guadagna piu’ di 90.000 euro, un aumento della tassazione delle rendite finanziarie, che con il 20% e’ tra le piu’ basse d’Europa, un aumento dell’aliquota base Imu per chi ha piu’ di 3 case”.

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