Roma, sabato 2 novembre: La pena del fine pena mai. Percorsi

Dal buio del 41 bis e del fine pena mai” a cura di Francesca de Carolis,raccoglie le testimonianze di 37 persone condannate ad un effettivo fine pena mai, ergastolo aggravato dall’ostatività. 37 voci di ergastolani, da decenni in carcere, quasi tutti passati per il carcere duro e il 41bis, senza prospettiva di uscirne. Pongono domande […]

Dal buio del 41 bis e del fine pena mai” a cura di Francesca de Carolis,raccoglie le testimonianze di 37 persone condannate ad un effettivo fine pena mai, ergastolo aggravato dall’ostatività. 37 voci di ergastolani, da decenni in carcere, quasi tutti passati per il carcere duro e il 41bis, senza prospettiva di uscirne. Pongono domande sul senso della pena, spunto per dialogare con Stefano Anastasia, di Antigone, e Rita Bernardini, dei Radicali italiani, intorno a una questione di cruciale importanza che rischia di essere messa in ombra dall’emergenza imposta dall’affollamento delle carceri, che pure esige soluzioni immediate. E’ di qualche settimana fa la presentazione della proposta di legge per l’abolizione dell’ergastolo da parte di due esponenti del PD, mentre continua la raccolta di firme per il referendum radicale perché venga superato il concetto di pena come vendetta sociale: il dettato costituzionale vuole come finalità della detenzione la rieducazione del condannato, un principio di civiltà giuridica in chiara contraddizione con il carcere a vita e il “fine pena mai”
Intanto dalle mura di una pena infinita, continuano ad arrivare testimonianze che sono anche percorsi di scrittura che Stampalternativa ha deciso di accogliere.

Una risposta a “Roma, sabato 2 novembre: La pena del fine pena mai. Percorsi”

  1. Giovanna Maggiani Chelli ha detto:

    Perchè tanta buona volontà non viene mai profusa per le vittime dei mafiosi che sono gli unici ad essere all’ergastolo con fine pena mai, non si riesce di capirlo.
    Anzi lo capiamo benissimo, ma solo noi le vittime , il resto dei cittadini viene fatto piangere sulle “tombe” sbagliate.
    Giovanna Maggiani Chelli
    Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili

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