Sigarette elettroniche: la Asl partecipa al primo studio internazionale

Un’équipe del personale del Servizio aziendale professioni sanitarie (Saps) dell’Azienda sanitaria locale Lanciano Vasto Chieti, coordinata dal dottor Giancarlo Cicolini, collabora con il Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento dell’Università di Chieti, con ricercatori delle Università Sapienza e Cattolica di Roma, e dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano (coordinati dal professor Carlo La […]

Un’équipe del personale del Servizio aziendale professioni sanitarie (Saps) dell’Azienda sanitaria locale Lanciano Vasto Chieti, coordinata dal dottor Giancarlo Cicolini, collabora con il Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento dell’Università di Chieti, con ricercatori delle Università Sapienza e Cattolica di Roma, e dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano (coordinati dal professor Carlo La Vecchia, uno dei massimi esperti internazionali) per la realizzazione del primo studio internazionale sull’efficacia e la sicurezza a lungo termine delle sigarette elettroniche registrato su clinicaltrials.gov, database degli studi clinici condotti da studiosi di tutto il mondo.
Anche se la sigaretta elettronica, proposta come sostituta del fumo tradizionale o come uno strumento per smettere di fumare ha registrato un boom di vendite, non vi sono ancora studi sulla sicurezza e sull’efficacia a medio e lungo termine. In assenza di dati, alcuni governi europei, incluso quello italiano, hanno recentemente approvato misure restrittive per il consumo e altri Paesi, tra cui Cina e Brasile, hanno addirittura vietato la commercializzazione. Vista la situazione di totale incertezza, sia l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sia la Food and Drug Administration e diversi enti regolatori di oltre 50 nazioni in tutto il mondo, hanno richiesto urgentemente studi approfonditi sull’argomento.
Lo studio, coordinato dal professor Lamberto Manzoli, prevede di arruolare e seguire per cinque anni 1.500 fumatori di ogni tipo (solo sigarette elettroniche, solo sigarette tradizionali, entrambe), in modo da poter confrontare l’incidenza di patologie nei diversi tipi di fumatori e valutare se chi fuma sigarette elettroniche, nel lungo termine, non ritorna (o non comincia) a fumare sigarette classiche. Lo studio prevede solamente la compilazione di un brevissimo questionario ogni anno, anche tramite internet sul sito www.ipazienti.it/fumo.

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