Tifone Yolanda/Haiyan: pronti 60 tonnellate di aiuti di prima necessità

Sessanta tonnellate di aiuti di prima necessità, con ripari, kit medici e sanitari: sono quelli diretti verso l’aeroporto di Copenaghen, da dove con un ponte aereo d’emergenza saranno trasferiti verso le zone maggiormente colpite dal tifone che ha devastato le Filippine. Ad organizzare il tutto è la Supply Division dell’Unicef, che stima che nelle zone […]

Sessanta tonnellate di aiuti di prima necessità, con ripari, kit medici e sanitari: sono quelli diretti verso l’aeroporto di Copenaghen, da dove con un ponte aereo d’emergenza saranno trasferiti verso le zone maggiormente colpite dal tifone che ha devastato le Filippine. Ad organizzare il tutto è la Supply Division dell’Unicef, che stima che nelle zone interessate dal passaggio di Haiyan si trovino almeno un milione e 700 mila bambini. “Con circa 36 province segnalate dal governo che sono state investite dal tifone, il più forte mai scatenato in tutto il mondo – dice il rappresentante Unicef delle Filippine Tomoo Hozumi – sappiamo che un numero significativo di bambini sarà stato duramente colpito”. “Le priorità dell’Unicef – continua – sono focalizzate su interventi salva-vita, la fornitura di farmaci essenziali e forniture alimentari, acqua potabile, kit igienici per bambini e famiglie. E questo non è il primo disastro naturale a colpire di recente le Filippine, considerato il terremoto a Bohol di tre settimane fa; quindi sappiamo quanto sia importante raggiungere i bambini in fretta “.

Oltre a quanto già detto, la Supply Division dell’Unicef sta anche organizzando – tramite ponte aereo – l’invio di impianti per la depurazione delle acque e kit sanitari direttamente dai fornitori in Europa e in Asia a Manila. Gli aiuti arriveranno nelle Filippine martedì 12 novembre. Lo staff Unicef già nelle Filippine – fa sapere l’organizzazione – è stato riposizionato per fornire interventi di emergenza, con un maggior numero di operatori che andranno ad incrementare i team sul campo.

Diecimila vittime. Il conto ufficiale delle vittime è fermo ad alcune centinaia di morti, ma il numero effettivo è in realtà enormemente più alto: si temono più di 10 mila morti nella sola città di Tacloban, nel cuore dell’area più colpita. Secondo il National Disaster Risk Reduction and Management Council (Ndrrmc), le famiglie colpite sono 944.586, pari a 4,28 milioni di persone.

Red Cross Philippines. Sul campo ferve l’attività della Croce Rossa delle Filippine, che invita a supportare i soccorsi: si può contribuire donando direttamente online con carta di credito o PayPal specificando la causale “Supertyphoon Yolanda”. L’organizzazione ha schierato squadre di salvataggio, di soccorso e di valutazione per stimare i danni: operatori e volontari provenienti dalle altre regioni del paese si sono dispiegati in diverse zone colpite. Tre squadre della Sede Nazionale saranno impiegate nelle località di Samar, Leyte e Capiz. La sala operativa della Croce Rossa (PRC Operation Center) ha riferito che ancora questa mattina le linee di comunicazione a Leyte erano ancora interrotte e che le acque delle inondazioni hanno raggiunto i 10 metri di altezza. Manca l’elettricità in numerose zone (Eastern Samar, Mindoro orientale, Masbate, Sorsogon, Leyte, Negros, Capiz, Romblon e Busuanga) e ciò rende particolarmente difficoltosi i soccorsi. Nelle zone colpite sono stati attivati anche dei punti di informazione per la segnalazione e la ricerca dei dispersi e i ricongiungimenti familiari. (ska-RS)

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