Romeni e bulgari bloccati dalla Germania come “turisti sociali pericolosi”

I democristiani di Baviera, insieme all’Unione cristianodemocratica (Cdu) presieduta dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, hanno fatto un piano politico per evitare che i romeni e bulgari viaggino in maniera massiccia in Germania per trovare lavoro e allo stesso tempo, godano del generoso sistema sociale che il paese offre ai suoi lavoratori. La Baviera è lo […]

Angela MerkelI democristiani di Baviera, insieme all’Unione cristianodemocratica (Cdu) presieduta dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, hanno fatto un piano politico per evitare che i romeni e bulgari viaggino in maniera massiccia in Germania per trovare lavoro e allo stesso tempo, godano del generoso sistema sociale che il paese offre ai suoi lavoratori. La Baviera è lo stato più ricco della Germania ed è sulla buona strada per raggiungere la piena occupazione. Temendo una ondata migratoria in Germania per approfittare dei benefici sociali, i democratici della Baviera (Csu) hanno redatto un documento dove propongono misure che limitano l’accesso degli immigrati al futuro sistema sociale tedesco, in una mossa che ricorda la politica del governo britannico.
Le autorità tedesche ritengono che circa 200 mila lavoratori rumeni e bulgari arriveranno nel paese durante l’anno, attratti dalla prosperità economica, ma anche per le generose prestazioni sociali che ricevono tutte le persone che hanno un permesso di lavoro in Germania. Ad esempio, la chiamata Kindergeld, un compenso di 184 euro pagati dallo stato alle famiglie per ogni bambino.
“La polemica è stata scatenata dal capo del governo bavarese Horst Seehofer”, scrive il quotidiano El pais, che ha qualificato i potenziali immigrati come “turisti sociali pericolosi”. Sotto lo slogan “Chi inganna deve essere espulso”, la Csu ha preparato un documento che propone di eliminare i benefici sociali nei primi tre mesi di soggiorno e permette l’espulsione di tutte le persone che hanno truffato, per esempio con documenti falsi alle autorità per ottenere un lavoro.

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