Sud Sudan, 194 mila profughi necessitano di grande sostegno

Continuano gli scontri in Sud Sudan, nonostante le trattative di pace avviate. Sono molte le ong e organizzazioni che operano nel paese. Secondo Plan-Italia.org stima 194 mila profughi stanno vagando in Sud Sudan, dove sono accolti in due tipologie di campi: gli insediamenti Unmis (United Nations Mission In Sudan, Missione delle Nazioni Unite nel Sudan) […]

Sud_Sudan_31_12Continuano gli scontri in Sud Sudan, nonostante le trattative di pace avviate. Sono molte le ong e organizzazioni che operano nel paese. Secondo Plan-Italia.org stima 194 mila profughi stanno vagando in Sud Sudan, dove sono accolti in due tipologie di campi: gli insediamenti Unmis (United Nations Mission In Sudan, Missione delle Nazioni Unite nel Sudan) e non-Unmis. Il campo per sfollati di Awerial è l’unico non-Unmis e necessita di grande sostegno, dall’acqua, al cibo, all’igiene, alle cure mediche. Si stima stia ospitando circa 120 mila sfollati, il flusso di migranti è in costante cambiamento a seconda dei movimenti militari a Bor. L’intervento di Plan Sud Sudan, sulla base di congiunte valutazioni con altre agenzie umanitarie, al momento consisterà nel fornire cibo, acqua, prodotti igienici e permettere ai bambini di continuare la loro istruzione scolastica.
Gli operatori di Medici con l’Africa Cuamm hanno segnalato una ventina di feriti portati all’ospedale di Lui, Western Equatoria, dove adesso la situazione è sotto controllo, ha informato il chirurgo Paolo Setti Carraro. Medici con l’Africa Cuamm continua a garantire cure e assistenza alla popolazione locale con un team di 6 operatori italiani in servizio all’ospedale di Lui, Western Equatoria, e di Yirol, Lake States. In parallelo all’ospedale di Yirol, al confine con la provincia di Bor, teatro degli scontri più violenti delle ultime settimane, il lavoro di continua più acuto nel fronteggiare l’emergenza degli sfollati che hanno raggiunto Minkamen, approdo est del Nilo. Sono circa 20 mila e hanno bisogno di zanzariere, cibo, farmaci e strumenti per igienizzare l’acqua. Gli operatori hanno garantito un primo sostegno con la fornitura di trattamenti antimalarici, amoxicillina, metronidazolo, sali di reidratazione, e paracetamolo, inoltre hanno lanciato uno appello a contribuire per sostenere l’acquisto di prodotti di prima necessità in loco, cibo, coperte, farmaci e compresse di cloro attivo. Per sostenere l’associazione si può donare sul c/c postale 17101353 intestato a Medici con l’Africa Cuamm IBAN: IT 91H0501812101000000 107890 per bonifico bancario presso Banca Popolare Etica, PD – Causale Emergenza Sud Sudan
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati è estremamente preoccupato per le decine di migliaia di persone coinvolte o costrette a fuggire dal conflitto in Sud Sudan. Il personale in stretto coordinamento con le altre agenzie presenti sul territorio, lavora per individuare eventuali lacune nell’assistenza così da poter distribuire ulteriori aiuti non alimentari da Juba dove necessario e quando possibile. Gli sforzi dell’Agenzia includono gli aiuti forniti per contribuire al supporto di più di 75 mille persone che si sono rifugiate nelle basi della Missione delle Nazioni Unite in Sud Sudan a Juba, Bor, Pibor, Malakal e Bentiu. L’Unhcr e l’organizzazione partner Africa Humanitarian Action hanno consegnato teli di plastica, materassi e altri aiuti a 244 persone rifugiate nella Chiesa Cattolica Romana di Santa Teresa a Kator, un quartiere della capitale Juba, e a circa 250 persone presso la stazione di Juba. Nel complesso la situazione in Sud Sudan, appena due anni dopo l’indipendenza del paese, rimane critica. L’Unhcr, insieme alla comunità internazionale, promuove una conclusione pacifica e politica delle ostilità. L’Agenzia chiede maggiore sicurezza e protezione per gli sfollati, i rifugiati e gli operatori umanitari.

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