Telefono Azzurro, 237 casi di abusi tramite internet

Sono 237 i casi di abusi di minori tramite internet segnalati al Telefono Azzurro, nel periodo dal novembre 2012 al 31 gennaio 2014. Pari al 4% di tutte le segnalazioni ricevute dall’associazione. I ragazzi chiamano soprattutto per denunciare episodi di cyberbullismo (21,2%) e sexting (22,2%), mentre gli adulti per casi di adescamento on line e […]

telazzurro (1)Sono 237 i casi di abusi di minori tramite internet segnalati al Telefono Azzurro, nel periodo dal novembre 2012 al 31 gennaio 2014. Pari al 4% di tutte le segnalazioni ricevute dall’associazione. I ragazzi chiamano soprattutto per denunciare episodi di cyberbullismo (21,2%) e sexting (22,2%), mentre gli adulti per casi di adescamento on line e pedopornografia. “Internet è un moltiplicatore di possibilità, ma anche volano di rischi latenti”, ha affermato Ernesto Caffo, presidente di Sos Telefono Azzurro, che ha organizzato oggi a Milano, in via Solferino, “La rete che ci piace”, incontro tra esperti, parlamentari e studenti. Domani viene celebrata in 90 Paesi del mondo il Safer Internet Day, la giornata internazionale voluta nel 2004 dall’Unione europea e da Inhope (International association of internet hotlines, di cui Telefono Azzurro è membro) per promuovere un utilizzo responsabile di internet e dei dispositivi portatili da parte dei bambini e degli adolescenti e delle loro famiglie.
I casi di adescamento on line segnalati a Telefono Azzurro hanno registrato un aumento del 10% dal 2008 al 2012 e il 4% dei ragazzi ha incontrato dal vivo persone conosciute online. Sui contenuti pericolosi per i minori che circolano in rete, il presidente di Telefono Azzurro ha sottolineato come “sarebbe opportuno introdurre leggi e regolamenti che contribuiscano a definire la responsabilità a carico dei gestori di servizi internet”. L’8 gennaio scorso le associazioni italiane del settore (Confindustria digitale e Assoprovider) e i colossi Google e Microsoft hanno approvato una bozza di autoregolamentazione contro il cyberbullismo. Il testo prevede che gli operatori della Rete, e in particolare coloro che agiscono all’interno dei servizi social, si impegnino a fermare qualsiasi episodio di cyberbullismo segnalato dagli utenti.
Secondo una ricerca di Telefono Azzurro e Eurispes, presentata nel 2013, in Italia un adolescente su 5 naviga su siti che incitano alla violenza, il 13% in siti che incitano all’odio contro gli stranieri. Nel 2011 un adolescente su 10 dichiarava di aver ricevuto messaggi o video a sfondo sessuale (sexting) e nel 2012 il dato è salito a un adolescente su 4. Il fenomeno interessa soprattutto ragazzi e ragazze tra i 16 e i 18 anni. Gli scambi avvengono tra amici (38,6% dei casi), fidanzati (27,1%), con estranei (22,7%) e conoscenti (9,9%). (dp)

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