In merito alle polemiche di questi giorni sul convegno svolto a Campo Imperatore promosso dal cartello “Emergenza ambiente Abruzzo 2014”,
Va reso noto – prosegue la nota – che la nuova seggiovia delle fontari prevista dall’atto deliberativo per il rilancio dello sviluppo tuirstico del Gran Sasso non andrà a sotstituire la precendete, ma occuperà una nuova posizione, sorvolando orto botanico e strada di accesso all’abergo, con vari ordini di problemi: di sicurezza per utenti e operatori della motagna, come il crollo di valanghe ecc; paesaggistici e ambientali per l’impatto sulla vegetazione. Infine urbanistici: ancora nessuno ha chiarito se quell’area ricada o meno all’interno del piano d’area. In caso negativo sarebbe necessaria una variante al piano paesistico regionale i cui tempi sono lunghissimi.
Non ci si rende conto che, al di là del numero delle piste e degli impianti che si andranno a creare, i giorni di apertura ed utilizzo sono molto limitati, non superando di norma i 40. E’ invece necessario pensare un modello turistico sull’arco dei 365 giorni. Numerose proposte potrebbero essere avanzate, ad esempio, per quanto riguarda il turismo legato all’escursionismo, si potrebbero recuperare tutti i rifugi esistenti sul massiccio e collegarli con una rete di sentieri, si potrebbero riforestare ampie zone del parco prevedendo l’utilizzo di fondi per le varie cooperative che svolgono questo lavoro. La verità è che il PD e il centrodestra – conclude la nota – da anni si impiccano al pensiero unico dello sci senza avere una visione d’insieme che allo sci aggiunga anche altro”.