Crisi: aumentano i senza dimora, uno su 4 ha perso il lavoro nell’ultimo anno

Un quarto dei senza dimora italiani che, a Milano, chiede aiuto alla Caritas ha perso il lavoro nell’ultimo anno. È quanto emerge dai dati del Sam, il servizio di accoglienza milanese per i gravi emarginati aperto da Caritas Ambrosiana nel 1984 (in via Bergamini 10), per dare assistenza ai gravi emarginati di nazionalità italiana. In […]

senza dimoraUn quarto dei senza dimora italiani che, a Milano, chiede aiuto alla Caritas ha perso il lavoro nell’ultimo anno. È quanto emerge dai dati del Sam, il servizio di accoglienza milanese per i gravi emarginati aperto da Caritas Ambrosiana nel 1984 (in via Bergamini 10), per dare assistenza ai gravi emarginati di nazionalità italiana. In un anno sono stati 692 i senza tetto, tutti italiani, che si sono rivolti agli operatori dello sportello. Di questi il 65% era in età lavorativa e il 26% aveva perso il lavoro negli ultimi 12 mesi. “Il vecchio con la barba scarmigliata, il barbun che el parlava de per lu, per dirla con le parole di Enzo Jannacci, è un’immagine commovente e poetica ma che appartiene al passato – osserva don Roberto Davanzo, direttore di Caritas Ambrosiana -. La crisi economica ci sta consegnato purtroppo una tragica realtà: sulla strada ci sono anche italiani, tra i 40 e i 50 anni, espulsi dal mercato del lavoro, che senza reti di protezione sociale e familiare, precipitano rapidamente nell’indigenza più estrema”.
Ai senza dimora è dedicata, domani 10 maggio, la 29esima edizione della Raccolta di indumenti usati 2014, l’iniziativa di solidarietà e anti spreco voluta da Caritas Ambrosiana, che coinvolgerà le parrocchie della diocesi. I proventi della raccolta saranno destinati, infatti, a sostenere le attività di 8 servizi di accoglienza (dormitori, guardaroba, ambulatori medici) per senza tetto presenti nelle sette zone pastorali e un dormitorio a Batumi in Georgia gestito dalla Caritas locale.
Sin dalla mattina, si rimetterà in moto la macchina organizzativa che ogni anno vede la partecipazione di migliaia di volontari. Nelle parrocchie che aderiscono alla campagna vengono distribuiti i sacchi. Secondo le modalità indicate da ogni parroco, i sacchi vengono riempiti con indumenti e scarpe usati e portati nei centri di raccolta, container generalmente posizionati in oratorio o in luoghi di proprietà della parrocchia. I volontari, organizzati in squadre, trasportano i container nei 30 punti di conferimento sparsi sul territorio della diocesi. Da questo momento in poi il materiale viene preso in carico da una società specializzata nel recupero e riciclaggio. Il ricavato torna alla Caritas che lo utilizza per finanziare progetti sociali.

Nel 2013 hanno aderito all’iniziativa 667 parrocchie (il 60% delle comunità della Diocesi di Milano) e tre mila volontari. Sono stati raccolti 487 mila chili di filato, il cui ricavato economico è stato destinato a progetti sociali destinati ai detenuti nelle carceri del territorio.
La raccolta diocesana si affianca all’attività di recupero e riciclo degli indumenti usati che viene svolta stabilmente attraverso cassonetti gialli gestiti dalle cooperative sociali della Caritas. Questa attività oltre a dare impiego a persone socialmente svantaggiate produce ogni anno un investimento in progetti sociali, individuati da Caritas Ambrosiana, per un valore compreso tra i 200 e i 240 mila euro. Quest’anno una parte dell’attività di recupero degli indumenti usati svolto dalle cooperative della Caritas sarà destinato all’accoglienza dei profughi siriani.

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