Scuola: gli studenti tornano in piazza il 14 novembre

Un mese fa salivano sui banchi riproducendo la celebre scena dell”Attimo Fuggente accompagnati dall”hashtag #entrainscena, in questi giorni gli studenti tornano alla ribalta con una nuova foto-nomination diffusa e capillare che li vede incrociare le braccia e ribaltare il proprio banco per invitare allo sciopero studentesco che si svolgera” nella giornata di #scioperosociale del 14 […]

sciopero-studentiUn mese fa salivano sui banchi riproducendo la celebre scena dell”Attimo Fuggente accompagnati dall”hashtag #entrainscena, in questi giorni gli studenti tornano alla ribalta con una nuova foto-nomination diffusa e capillare che li vede incrociare le braccia e ribaltare il proprio banco per invitare allo sciopero studentesco che si svolgera” nella giornata di #scioperosociale del 14 novembre. L”iniziativa, promossa dall”Unione degli Studenti attraverso “la dichiarazione della studentessa e dello studente in sciopero”, sta riscuotendo un grosso successo sui social. “Le scuole sono in fibrillazione e pullulano le assemblee verso lo sciopero sociale del 14 novembre- dichiara Danilo Lampis, coordinatore Nazionale Uds- Il Governo Renzi con la Buona Scuola, la Legge di Stabilita”, lo Sblocca Italia e il Jobs Act sta distruggendo il diritto allo studio e precarizzando definitivamente il mondo del lavoro. A partire dalla consultazione-farsa sulla Buona Scuola, Renzi immagina un sistema formativo piegato agli interessi dei privati, azzerando l”autonomia scolastica, incentivando una torsione autoritaria della governance con al centro il preside-manager, continuando a finanziare le scuole private, immettendo gli studenti all”interno del mercato del lavoro senza garantire una formazione completa attraverso gli apprendistati sperimentali al IV e V anno. Nel frattempo si continua a non investire sul diritto allo studio e sul welfare, lasciando che le disparita” economiche continuino a determinare il conseguimento degli studi”. Continua Lampis: “Ci vogliono far credere che dalla crisi si possa uscire soltanto stringendo ulteriormente la cinghia. Noi pensiamo invece che le soluzioni siano queste: lavoro di qualita”, reddito di base, istruzione e cultura libere e gratuite. Gli studenti medi torneranno in piazza il 14 al grido ”Il nostro futuro non e” uno slogan”, perche” siamo stanchi di vedere riforme calate dall”alto in nostro nome ma che non rispecchiano in alcun modo i nostri bisogni. Venerdi” bloccheremo il Paese per 24 ore assieme a giovani, precari e sindacati in decine e decine di citta” d”Italia e incroceremo le proteste dei lavoratori a Milano prima e il 21 a Napoli, nella data dello sciopero FIOM dei territori del centro-sud, guardando allo sciopero generale come un momento che deve essere necessariamente di rilancio per tutti quanti rivendicano un”inversione radicale di tendenza rispetto alle politiche del Governo”. La foto-nomination ”Ribalta il banco, incrocia le braccia” “mira a sensibilizzare il maggior numero di studenti in vista dello sciopero sociale- conclude l”UdS- Incrociare le braccia significa rifiutarsi di portare a termine i compiti della giornata ed e” simbolo di ribellione, ribaltare il banco invece simboleggia la presa di parola di una generazione esclusa dal dibattito, senza voce. Dopo il 14 gli studenti continueranno a riprendere parola attraverso occupazioni e autogestioni diffuse su tutto il territorio nazionale. Sfiduceremo il Governo dal basso, costruendo un”alternativa di scuola e di lavoro non piu” rimandabile. La consultazione che si chiudera” il 15 e” stata un vero fallimento sulla partecipazione e sul coinvolgimento reale.
Gli studenti vogliono essere ascoltati, basta slogan!”. (Dire)

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