Giornata contro la transfobia: Arcigay L’Aquila presenta il doppio libretto universitario

Se da un lato la costante demonizzazione delle persone transessuali attraverso l’invenzione di teorie faziose le vorrebbe protagoniste armate di una rivoluzione del genere sessuale ed il fastidioso accostamento “transessualità-prostituzione” non fa che incrementare pericolosamente la diffidenza della società nei loro confronti, dall’altro si parla ancora troppo poco di quanto una persona transessuale sia costretta […]

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Se da un lato la costante demonizzazione delle persone transessuali attraverso l’invenzione di teorie faziose le vorrebbe protagoniste armate di una rivoluzione del genere sessuale ed il fastidioso accostamento “transessualità-prostituzione” non fa che incrementare pericolosamente la diffidenza della società nei loro confronti, dall’altro si parla ancora troppo poco di quanto una persona transessuale sia costretta dalle stesse leggi dello Stato italiano in infiniti percorsi di “medicalizzazione” e di “burocratizzazione” tali da comprometterne l’inserimento sociale.

E poco importa se non sembra esserci spazio per la comprensione delle difficoltà di un essere umano alle prese con la non identificazione con il proprio sesso biologico: la persona transessuale viene presentata come un soggetto sociale “al margine”, incarnazione del degrado e del vizio e quindi non degna di considerazione persino in luogo di delitti efferati.

Per contrastare la transfobia, Arcigay M.Consoli L’Aquila, assieme all’UDU ha avviato da poco un percorso comune, per introdurre all’interno dell’UNIVAQ lo strumento del “doppio libretto”: una garanzia da parte dell’ateneo (già adottata peraltro in diverse, importanti facoltà d’Italia) che permetterà a quelle ragazze e a quei ragazzi che hanno intrapreso da poco la strada della transizione (e che quindi per la legge sono ancora legati anagraficamente al sesso biologico), di usufruire in ambito universitario di un nome (avatar) rispondente alla loro fisionomia “in evoluzione”, ancor prima del lento iter burocratico previsto dalla legge per la riattribuzione del sesso. Verrà evitato così anche a L’Aquila l’imbarazzo ed il senso di violazione che potrebbero scaturire da certe situazioni di vita quotidiana e che spesso portano una persona transessuale ad abbandonare ingiustamente gli studi universitari.

Inoltre i ragazzi e le ragazze di Arcigay L’Aquila il 20 Novembre alle 15:30 saranno al cimitero di Tornimparte per ricordare Manuela Di Cesare (la transessuale violentemente uccisa a Pescara nel 2007) e dalle ore 19:00 saranno presenti alla fiaccolata in partenza dal piazzale antistante alla stazione ferroviaria di Francavilla, organizzata dai quattro circoli Arcigay abruzzesi, assieme ad altre personalità dell’associazionismo LGBT e alla società civile per dire “no” alla transfobia.

Leonardo Dongiovanni

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