Processo Housework: Assolto D’Alfonso

Si è concluso con la conferma della sentenza di assoluzione pronunciata in primo grado, il processo d’appello contro il Governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, imputato di spicco del processo cosiddetto “Housework”, riguardante le presunte tangenti in appalti al comune di Pescara, nel periodo durante il quale il Presidente della Regione occupava la poltrona di […]

d'alfonso 0Si è concluso con la conferma della sentenza di assoluzione pronunciata in primo grado, il processo d’appello contro il Governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, imputato di spicco del processo cosiddetto “Housework”, riguardante le presunte tangenti in appalti al comune di Pescara, nel periodo durante il quale il Presidente della Regione occupava la poltrona di Sindaco della città adriatica. La sentenza di assoluzione è stata pronunciata anche per gli altri 17 imputati nel processo, compreso Guido Dezio, ex braccio destro di D’Alfonso, unico imputato per il quale il procuratore generale Ettore Picardi aveva richiesto una condanna a due anni e sei mesi, relativamente al reato di tentata concussione. Per gli altri imputati invece, lo stesso procuratore aveva richiesto l’assoluzione per tutti i capi di imputazione oggetto del ricorso tranne sei, per i quali invece era stata richiesta la prescrizione.

L’inchiesta “Housework”, dalla quale è scaturito il processo, aveva condotto, il 15 dicembre 2008, anche all’arresto di D’Alfonso, che in seguito al provvedimento cautelare si era dimesso da Sindaco di Pescara, salvo ritirare le dimissioni dopo la revoca dei domiciliari e successivamente autosospendersi dalla carica per motivi di salute. Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di reati che vanno dall’associazione per delinquere alla corruzione, alla concussione, alla tentata concussione, all’abuso, al peculato alla truffa, al falso e all’appropriazione indebita. Nel processo di primo grado, il Pubblico Ministero aveva chiesto per D’Alfonso e Dezio sei anni di reclusione, mentre due anni e sei mesi era la richiesta riguardante gli imprenditori Toto. Il giudice tuttavia non aveva accolto la richiesta, pronunciando, lo scorso 23 febbraio 2013, sentenza d’assoluzione con formula piena, contro la quale era stato poi presentato l’appello, che ha dato origine al processo di secondo grado conclusosi oggi.

Pochi minuti dopo la lettura del dispositivo della sentenza d’appello è stato reso noto il commento di Luciano D’Alfonso: “Ringrazio la magistratura per aver sottoposto a scrupolosa validazione e approvato il mio operato da sindaco di Pescara. Resta il rammarico per l’interruzione di un percorso amministrativo riconosciuto a tutti i livelli e che stava dando frutti preziosi per la città”.

Luca Marrelli

Una risposta a “Processo Housework: Assolto D’Alfonso”

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