Immigrazione: naufraga barcone con 200 migranti a Rodi

Un altro barcone con 200 migranti è naufragato davanti alla costa orientale di Rodi, in Grecia. Lo riferiscono i media locali. Per ora sono stati recuperati tre corpi, tra cui quello di un bambino, mentre 57 sono stati messi in salvo ma si temono molte vittime. Sull’imbarcazione c’erano almeno 200 persone che sono saltate in acqua […]

Un altro barcone con 200 migranti è naufragato davanti alla costa orientale di Rodi, in Grecia. Lo riferiscono i media locali. Per ora sono stati recuperati tre corpi, tra cui quello di un bambino, mentre 57 sono stati messi in salvo ma si temono molte vittime. Sull’imbarcazione c’erano almeno 200 persone che sono saltate in acqua senza attendere i soccorsi ed hanno cominciato a dirigersi a nuoto verso terra sotto gli occhi sbigottiti di residenti e turisti accorsi sul posto. Secondo le autorità greche il barcone era partito dalle coste della vicina Turchia ma i trafficanti avevano abbandonato l’imbarcazione quando ancora si trovava al largo dell’isola di Rodi.

L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha reso noto che tre imbarcazioni si troverebbero fianco a fianco nel Mediterraneo e che una di questa ha lanciato una richiesta di aiuto, riferendo anche della morte di una ventina di persone. Secondo una prima valutazione della situazione, a bordo di ciascun gommone potrebbero esserci circa cento persone. L’organizzazione internazionale tuttavia invita alla cautela

“Quello che avviene in queste ore nel Mediterraneo è molto più di un naufragio: siamo in presenza di un grave momento di crisi umanitaria che va affrontato come tale”. Così il premier Matteo Renzi in conferenza stampa con il primo ministro di Malta Joseph Muscat.

“Nelle prossime ore – ha affermato Renzi – è fondamentale che il Consiglio europeo sia il luogo in cui la discussione possa dimostrare che non è solo un problema di Malta o dell’Italia: se hanno a cuore il destino degli essere umani, non possono accettare siano costretti a morte atroce magari chiusi a chiave in una stiva”.

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