Indagine della GdF sull’adunata nazionale degli alpini/video

Un’indagine della Guardia di Finanza arriva ad agitare l’immediata vigilia dell’ottantottesima edizione dell’Adunata Nazionale degli Alpini, in programma all’Aquila dal 15 al 17 Maggio prossimo. Secondo quanto riporta Il Messaggero di oggi, le Fiamme Gialle avrebbero attenzionato i 105mila Euro erogati dalla Regione Abruzzo, attraverso la Legge numero 32 del Luglio 2012, come anticipo di […]

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Un’indagine della Guardia di Finanza arriva ad agitare l’immediata vigilia dell’ottantottesima edizione dell’Adunata Nazionale degli Alpini, in programma all’Aquila dal 15 al 17 Maggio prossimo. Secondo quanto riporta Il Messaggero di oggi, le Fiamme Gialle avrebbero attenzionato i 105mila Euro erogati dalla Regione Abruzzo, attraverso la Legge numero 32 del Luglio 2012, come anticipo di una sponsorizzazione  dal valore complessivo di 150mila euro destinata all’evento, che doveva essere gestita dal comitato “Aspettando L’Aquila 2014”, diventato “Aspettando L’Aquila 2015”, successivamente all’assegnazione dell’adunata dello scorso anno alla città friulana di Pordenone.

In particolare, la Guardia di Finanza, sarebbe interessata a scoprire come sono stati spesi questi 105mila euro , stanziati della Regione attraverso una Legge ad hoc, recante “Disposizioni per il sostegno per l’organizzazione dell’Adunata nazionale degli Alpini nella Regione Abruzzo per l’anno 2014″, modificata successivamente per essere adattata all’adunata del 2015. Per questo, i finanzieri hanno acquisito, presso gli Uffici della Giunta Regionale in Via Leonardo da Vinci all’Aquila, tutti i carteggi relativi sia allo stanziamento dei fondi, che al rendiconto del comitato promotore sulle spese sostenute per l’organizzazione del grande evento, che animerà il maggio aquilano tra meno di un mese. All’epoca dei fatti, il comitato “Aspettando L’Aquila 2014” era presieduto da Carlo Frutti, il quale, ascoltato da “Il Messaggero”, ha dichiarato di sentirsi totalmente tranquillo, poiché sulla vicenda “è tutto trasparente e tutto rendicontato”. Per il momento, come riporta il quotidiano romano, non ci sarebbero ancora persone iscritte nel registro degli indagati della Guardia di Finanza e non sarebbe ancora stata avanzata nemmeno un’ipotesi di reato.

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