La prevenzione inizia a scuola: i dati esclusivi di uno studio della Fondazione ANT

I bambini sono consapevoli di poter essere protagonisti della propria salute, e risultano particolarmente sensibili ai temi dell’alimentazione e dei danni del fumo, mentre non li preoccupa la mancanza di sonno e dimostrano grande curiosità nei confronti dell’organo più esteso del corpo umano, la pelle. Sono i risultati di uno studio inedito sulla conoscenza che […]

I bambini sono consapevoli di poter essere protagonisti della propria salute, e risultano particolarmente sensibili ai temi dell’alimentazione e dei danni del fumo, mentre non li preoccupa la mancanza di sonno e dimostrano grande curiosità nei confronti dell’organo più esteso del corpo umano, la pelle. Sono i risultati di uno studio inedito sulla conoscenza che i bambini hanno in materia di salute, prevenzione e corretti stili di vita condotto da Fondazione ANT su un campione di 1.500 alunni di 76 classi di scuole primarie distribuite in 9 regioni italiane, dal Nord al Sud della penisola.

La ricerca è stata realizzata da Fondazione ANT nell’ambito del progetto “Vorrei la pelle sana”, promosso grazie ai fondi raccolti nel corso dell’estate 2014 grazie a una campagna di NIVEA all’interno dei punti vendita Coop: da marzo a settembre 2014 per ogni prodotto della linea NIVEA SUN acquistato nei supermercati e ipermercati Coop è stato devoluto 1 euro ad ANT. Con i fondi raccolti medici e psicologi della Fondazione hanno potuto programmare gli appuntamenti di sensibilizzazione alla prevenzione in 32 località in Puglia, Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Lombardia, Marche, Campania, Basilicata e Lazio. Gli incontri formativi hanno avuto come obiettivo introdurre gli alunni ai corretti stili di vita e alla prevenzione. Attraverso lezioni tradizionali e momenti di gioco sono stati approfonditi argomenti legati alla salute e al benessere psico-fisico, con particolare attenzione alla cura della pelle, alla giusta esposizione al sole, alla sana alimentazione, alla vita non sedentaria e a tutti i comportamenti preventivi che favoriscono una vita sana.

In due fasi, prima e dopo gli incontri con le scuole, gli specialisti ANT hanno sottoposto ai ragazzi un totale di 3.000 questionari evidenziando il livello di consapevolezza di partenza e il grado di apprendimento post incontro. Dei 1.500 questionari raccolti sono stati elaborati i dati relativi a 1.345 soggetti, di cui 723 maschi (53,8%) e 622 femmine (46,2%). Il dato – positivo – di partenza è la buona predisposizione dei bambini a parlare di salute. Dalle risposte si evince interesse per i temi trattati, sia prima dell’incontro con i formatori, sia dopo: il 92,6% degli intervistati dichiara di aver imparato cose nuove e il 66,2% lo ha fatto divertendosi.

Il 71,4% degli intervistati parte da una situazione di consapevolezza rispetto a cosa si intende per salute, una percentuale che si sposta sull’86% dopo gli incontri con ANT.

Prima degli incontri circa il 45% dei bambini ha dichiarato di sapere che la salute è un bene da tutelare sin da piccoli, senza tuttavia avere le idee chiare su cosa poter fare. Dopo gli incontri con gli specialisti ANT solo il 15% dei piccoli studenti continua a mostrare incertezze sulle azioni da intraprendere per mantenersi sani, segno che i medici e gli psicologi della Fondazione hanno colto nel segno.

L’argomento che ha suscitato la maggior curiosità da parte degli alunni è la cura dell’organo più esteso del corpo umano: la pelle (55%; 740 bambini). Al secondo posto troviamo i danni del fumo e dell’alcol (27,7%) segno che c’è già consapevolezza su questo tema e che le campagne contro il fumo degli ultimi anni hanno fatto breccia tra i più giovani, seguono le caratteristiche degli alimenti (14,1%).

Tra le azioni per preservare la salute i ragazzi sembrano preferire la pratica sportiva, indicata dopo gli incontri dal 92% degli intervistati, e l’astensione da alcolici e fumo scelta dal 78,3% degli studenti. Segue la protezione solare, importante per la metà dei ragazzi prima degli incontri, per il 75% dopo. Fanalino di coda il sonno, considerato un fattore di salute solo dal 27% dei piccoli studenti. In questo caso l’incontro con i formatori ANT ha inciso notevolmente, convincendo circa il 65% dei partecipanti dell’importanza di un buon riposo.

scheda

Discorso a parte per l’alimentazione sana, che è considerata essenziale dall’83,6% degli alunni, con un plebiscito quasi unanime sul ruolo essenziale di una buona colazione. Il 56,1% dei bambini intervistati dichiara inoltre di consumare abitualmente frutta e verdura già prima dell’incontro.

Sul fronte della salute della pelle, l’attività di ANT si è concentrata sui fototipi, fornendo ai ragazzi gli strumenti per riconoscerli: tra i 1.500 partecipanti, 927 alla fine degli incontri hanno dichiarato di aver appreso. In seconda battuta si è parlato di protezione solare proprio durante i mesi estivi: il 56% sapeva già come proteggersi dai raggi. Il 77% degli intervistati ha inoltre dichiarato di utilizzare sempre la crema solare protettiva. Solo il 50,9% dei piccoli alunni ammette tuttavia di evitare di esporsi al sole quando i raggi sono più intensi.

Conclusi i momenti formativi le classi coinvolte hanno lavorato a progetti grafici o audiovisivi sui temi trattati in aula. Gli elaborati sono stati giudicati da una commissione presieduta dal regista Giorgio Diritti, vincitore ai David di Donatello con il film L’uomo che verrà.

I riconoscimenti, consegnati durante la conferenza stampa sono andati alle scuole:

Miglior elaborato sezione grafica: “Le due facce dello stesso sole” delle classi 5G e 5H della Primaria “Don Milani” Plesso Padre Leone di Trinitapoli (Barletta-Adria-Trani)

Miglior elaborato sezione Video: “Vorrei la pelle sana” della classe 5 della Primaria “Smiling service International School” di Ferrara

Riconoscimento speciale per l’elaborato: “Pelle al sicuro” della classe 5A della Primaria “Carlo Levi” Istituto Comprensivo di Castel Maggiore in provincia di Bologna.

Sempre più spesso vediamo grande collaborazione tra realtà del Terzo Settore e istituti scolastici di ogni ordine e grado, su temi come la sensibilizzazione alla prevenzione – commenta il presidente di Fondazione ANT, Raffaella Pannuti – Sono molto soddisfatta della capacità del nostro staff di cogliere le esigenze delle scuole nelle varie zone del nostro Paese, e anche di aggregare i dati in modo trasversale e mai parziale. Tutto questo è stato reso possibile grazie al supporto di Nivea, che con grande lungimiranza ha voluto affrontare questo tema.

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