Proclamati più di 2000 scioperi nel 2014, 17 generali

Nel 2014 sono state proclamati nei settori dei servizi pubblici essenziali 2.084 scioperi, il 10,86% in meno del 2013 (quando ne furono indetti 2.338). Gli scioperi concretamente effettuati sono stati 1.233 contro 1.279 dell’anno precedente. In forte aumento gli scioperi generali nazionali: 17 contro i 7 del 2013. È quanto rivela la relazione alla Camera […]

Nel 2014 sono state proclamati nei settori dei servizi pubblici essenziali 2.084 scioperi, il 10,86% in meno del 2013 (quando ne furono indetti 2.338). Gli scioperi concretamente effettuati sono stati 1.233 contro 1.279 dell’anno precedente. In forte aumento gli scioperi generali nazionali: 17 contro i 7 del 2013. È quanto rivela la relazione alla Camera dei deputati del presidente della Commissione di garanzia sciopero, Roberto Alesse, che nota come gli interventi preventivi dell’Autorità di Garanzia sono stati 379. Secondo Alesse, il dato sugli scioperi generali testimonia “la crescente tensione politico-sociale che si è registrata nel paese per alcune scelte legislative compiute dal governo”.

I settori più “stressati da una conflittualità permanente, non governata, a tratti, dalle maggiori organizzazioni sindacali” sono – si legge nella relazione – quelli dell’igiene ambientale, delle pulizie e multiservizi e del trasporto pubblico locale: il comparto ha visto 331 proclamazioni. Aumenti significativi della conflittualità si registrano anche nel settore del trasporto aereo con 182 proclamazioni di sciopero (il 10% in più rispetto al 2013), quale conseguenza dei processi di ristrutturazione delle principali compagnie nazionali. Anche nel settore del trasporto ferroviario c’è stato un incremento delle proclamazioni di sciopero, 143 in tutto, con una crescita del 30% in più rispetto al 2013, un incremento dovuto, secondo il Garante, “anche alla concorrenza tutta interna alle organizzazioni sindacali, impegnate in una sorta di competizione quotidiana per occupare, per tempo, tutti gli spazi utili per scioperare, così da garantirsi quella visibilità che sarebbe impedita dalla concentrazione con le azioni delle altre sigle sindacali”.

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