Beppe Grillo: “Parlamento è mangiatoia dei partiti”

Beppe Grillo e il Movimento Cinque Stelle si lanciano in una nuova crociata contro gli alti costi della politica, utilizzando come di consueto il mezzo di diffusione di Internet, e Twitter in particolare, con l’hashtag # StopSpeseFolli. “Il Parlamento è la mangiatoia dei partiti”. Ha esordito sul social network dell’uccellino l’ex comico genovese, che poi […]

Beppe Grillo e il Movimento Cinque Stelle si lanciano in una nuova crociata contro gli alti costi della politica, utilizzando come di consueto il mezzo di diffusione di Internet, e Twitter in particolare, con l’hashtag # StopSpeseFolli. “Il Parlamento è la mangiatoia dei partiti”. Ha esordito sul social network dell’uccellino l’ex comico genovese, che poi in un altro teewt spiega: “Ogni anno si spendono 81 milioni e 300 mila euro di stipendi ai parlamentari”.

E ancora, aggiunge, sempre con lo stesso mezzo: “Ogni anno 138 milioni di euro pubblici per i vitalizi agli ex parlamentari”. Il leader M5S lancia così l’hashtag #stospesefolli.

Quindi, rimanda al suo blog dove Luigi Di Maio, deputato 5 stelle, membro del direttorio e vicepresidente della Camera, scrive: “Il Movimento 5 Stelle è entrato alla Camera dei deputati per la prima volta l’11 marzo del 2013. Quando siamo arrivati qui, due anni e mezzo fa, questo palazzo costava un miliardo e 87 milioni di euro. Oggi, dopo più di due anni di nostre proposte, ordini del giorno e denunce pubbliche, costa 230 milioni di euro in meno. La variabile storica siamo stati noi. Ci volevano persone a contatto con la realtà quotidiana per raggiungere questo risultato. Ma questo palazzo costa ancora troppo”. “In questo palazzo – prosegue Di Maio – ogni anno si spendono 81 milioni e 300 mila euro di stipendi ai parlamentari. Alcuni di questi continuano a prendere questi soldi dalle patrie galere. Dalle casse di questo palazzo, escono ogni anno 138 milioni di euro pubblici per i vitalizi agli ex parlamentari. Gente che è stata in Parlamento anche per un paio d’anni e prende fino a 10 volte la pensione minima di un italiano che ha lavorato per 35 anni”. “Nei nostri comuni – sottolinea – tagliando sprechi e privilegi, non abbiamo fatto pagare la Tasi ai cittadini, stiamo creando un distretto dell’Hi tech a Livorno, saniamo le voragini di bilancio che ci avete lasciato a Pomezia e Civitavecchia, avviamo una nuova gestione dei rifiuti che faccia pagare l’immondizia per quanto ne produce la famiglia e stiamo investendo in turismo. Ormai è matematico. Basta mettere i soldi delle nostre tasse nel settore giusto e l’Italia riparte. Ogni euro investito in turismo in Italia produce altri 6 euro per lo Stato. Ogni miliardo di euro investito in ristrutturazioni energetiche crea 17.000 posti di lavoro Ogni miliardo di euro investito in energie rinnovabili 3.000 posti di lavoro Ogni euro investito nei vostri stipendi, produce la Legge Fornero, l’aumento delle tasse locali, il taglio dei posti letto in ospedale, l’Imu agricola, mafia capitale e chi più ne ha più ne metta. Appena al governo – assicura Di Maio – faremo in modo di fare funzionare questo palazzo con la metà dei soldi, e quelli che avanzano li metteremo in reddito di cittadinanza, aiuti ai pensionati e misure per agevolare imprenditori e popolo delle partite iva, che in questa Italia disgraziata sono quelli che producono ricchezza ma vengono sempre più vessati”.

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