Indagine Regus: come favorire il rientro lavorativo dopo la maternità

Gli impegni spesso contrastanti tra la gestione dei figli e le esigenze del lavoro sono uno dei motivi principali che portano molte donne ad abbandonare l’attività lavorativa dopo la maternità. Secondo una recente indagine di Regus il principale fornitore di spazi di lavoro condivisi, (www.regus.it) il 77% dei manager e imprenditori italiani (83% media globale) ritiene […]

Gli impegni spesso contrastanti tra la gestione dei figli e le esigenze del lavoro sono uno dei motivi principali che portano molte donne ad abbandonare l’attività lavorativa dopo la maternità. Secondo una recente indagine di Regus il principale fornitore di spazi di lavoro condivisi, (www.regus.it) il 77% dei manager e imprenditori italiani (83% media globale) ritiene che lo “smart working” può essere la chiave per attirare e mantenere al lavoro le madri lavoratrici assicurando così all’azienda professionalità e competenze.

Il lavoro agile è quindi una modalità organizzativa che può contrastare il fenomeno dell’abbandono del lavoro di molte donne dopo la maternità e può contribuire ad accrescere il PIL attraverso una maggiore partecipazione femminile alla forza lavoro.

La ricerca Regus evidenzia anche che le madri che rientrano al lavoro sono particolarmente apprezzate dalle imprese per la loro esperienza e le loro competenze (50,3% Italia e 55% media globale), inoltre i dirigenti e i manager intervistati le ritengono molto affidabili (19,2% Italia e 30% media globale) con ottime capacità organizzative (Italia 21,8%, globale 31%) e con una maggior propensione alla gestione del tempo e delle scadenze (35,4% Italia e 35% media globale) e soprattutto il 19,8% degli intervistati (media globale 23%) le ritiene molto laboriose e maggiormente produttive rispetto alla media dei lavoratori.

Inoltre, secondo i manager intervistati, le madri che tornano a svolgere la loro attività lavorativa sono meno propense a cambiare lavoro o azienda (Italia 28,2%, media globale 34%) risparmiando così alle imprese i costi di assunzione e di riqualificazione. Questo nuovo dato conferma una precedente ricerca svolta da Regus(3) dove si riscontrava che il 57% delle imprese è convinta che mantenere l’occupazione delle madri consente di migliorare la produttività, con costi e tempi di formazione inferiori rispetto all’assunzione e all’inserimento di nuovi dipendenti.

Commentando la ricerca, Mauro Mordini, country manager di Regus in Italia ha dichiarato:  “Le madri possiedono un grande potenziale di competenze e professionalità che le imprese rischiano di perdere a causa delle significative percentuali di abbandono del posto di lavoro dopo la maternità, dovuto alla impossibilità di riuscire a gestire gli impegni familiari con i tempi del lavoro. I vantaggi di mantenere al lavoro il personale femminile dopo la maternità sono evidenti: riduzione del turnover, riduzione dei costi di assunzione e formazione di nuovo personale. Ma le imprese avvertono che, al fine di mantenere al lavoro questi preziosi collaboratori, è fondamentale organizzare modalità di “smart working” o lavoro agile, come ad esempio la possibilità di lavorare grazie alle connessioni in rete in un business center più vicino a casa con tempi e orari maggiormente flessibili”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *