La Ferrari entra in borsa Usa, ma residenza resta in Italia

La Ferrari sarà quotata alla Borsa americana, ma la sede fiscale resterà in Italia. Fca, attraverso la sua controllata New Business Netherlands N.V. (che assumerà il nome di Ferrari N.V.) ha depositato presso la U.S. Securities and Exchange Commission, la Sec, il Registration Statement Form F-1 relativo all’offerta pubblica iniziale di azioni ordinarie attualmente detenute […]

La Ferrari sarà quotata alla Borsa americana, ma la sede fiscale resterà in Italia. Fca, attraverso la sua controllata New Business Netherlands N.V. (che assumerà il nome di Ferrari N.V.) ha depositato presso la U.S. Securities and Exchange Commission, la Sec, il Registration Statement Form F-1 relativo all’offerta pubblica iniziale di azioni ordinarie attualmente detenute da FCA. Lo precisa il Gruppo FCA in una nota. “Il numero di azioni ordinarie oggetto dell’offerta ed il range di prezzo dell’offerta – e’ precisato nella nota di FCA – non sono ancora stati determinati, fermo restando che si prevede che l’oggetto dell’offerta non ecceda il 10% delle azioni ordinarie. In connessione con l’offerta pubblica iniziale, Ferrari intende presentare domanda per l’ammissione alla quotazione sul New York Stock Exchange delle sue azioni”.

In un comunicato diffuso a inizio luglio, FCA aveva affermato che, “la separazione di Ferrari da FCA non comporta e non comporterà il cambiamento della residenza fiscale di Ferrari S.p.A. che continuerà infatti ad avere nazionalità e residenza fiscale italiane e pagherà le tasse sui propri redditi come fanno oggi tutte le società fiscalmente residenti in Italia”.

UBS Investment Bank, BofA Merrill Lynch and Banco Santander agiscono, precisa FCA, in qualità di Joint Bookrunners dell’offerta e UBS Investment Bank riveste il ruolo di Global Coordinator. “Il registration statement relativo a tali strumenti finanziari – è sottolineato nella nota – è stato depositato presso la SEC ma non e’ ancora stato dichiarato efficace. Tali strumenti finanziari non possono essere venduti, ne’ possono essere accettate offerte per il loro acquisto prima che il registration statement divenga efficace. FCA, nel comunicato d’inizio luglio, aveva anche ribadito che l’operazione ”non comporterà lo spostamento di personale da Ferrari, ne’ ridurrà i livelli di occupazione o le attività attualmente condotte da Ferrari in Italia e non comporterà alcuna riduzione della base imponibile di Ferrari in Italia”.

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