Diabete: a rischio un terzo delle donne

Centotredici visite in diabetologia da cui arriva un severo monito per le donne: un terzo delle esaminate e’ obeso e rischia di entrare, senza averne piena coscienza, nell’anticamera della malattia. L’eccedenza ponderale o l’obesita’ (a seconda dell’entita’ di eccesso di chili) sono infatti il ‘concime’ di cui si nutre il terreno del diabete di tipo […]

Centotredici visite in diabetologia da cui arriva un severo monito per le donne: un terzo delle esaminate e’ obeso e rischia di entrare, senza averne piena coscienza, nell’anticamera della malattia. L’eccedenza ponderale o l’obesita’ (a seconda dell’entita’ di eccesso di chili) sono infatti il ‘concime’ di cui si nutre il terreno del diabete di tipo 2 che e’ dovuto per lo piu’ all’ eccesso di peso e che, associato a scarsita’ o assenza di movimento, puo’ favorire l’insorgenza della patologia. L’inconsapevolezza del rischio e’ stata riscontrata nel 30% delle donne visitate e a far aumentare la preoccupazione c’e’ un altro elemento: si tratta di donne che per la prima volta si sono rivolte a diabetologia per sottoporsi a controlli, approfittando delle visite offerte dagli ospedali italiani con maggior qualita’ nei servizi di prevenzione al femminile (tra i quali figura il San Salvatore), nell’ambito della manifestazione H-Open month, promossa da Onda (osservatorio nazionale salute delle donne) All’ospedale di L’Aquila, sulle 33 donne con eccesso ponderale o obesita’ (eta’ media 56-58 anni), il servizio di diabetologia dell’ospedale San Salvatore, diretto da Rossella Iannarelli, ha disposto, dopo le visite dei giorni scorsi, una serie di analisi per indagare nel dettaglio la situazione di ciascuna e mettere eventualmente in atto la prevenzione.

Del resto, l’obesita’, in aggiunta a stili di vita sbagliati e protratti nel tempo, e’ la causa del diabete tipo 2 in una percentuale dell’80%. Le altre donne (80), sottoposte a visita, erano invece gia’ alle prese, a diverso titolo, con la malattia e per loro il controllo e’ stata l’occasione per fare ulteriori monitoraggi. Anche il servizio ginecologia, diretto dal prof. Gaspare Carta, ha svolto un ragguardevole volume di lavoro in occasione del corrente mese dedicato alla prevenzione. Gli ambulatori, in piu’ giornate, hanno esaminato 111 donne tra i 22 i 66 anni. L’incontinenza urinaria e’ in vetta alle problematiche uro-ginecologiche emerse dal monitoraggio, le cui operazioni in ambulatorio sono state coordinate dalla prof.ssa Angela D’Alfonso. Per volume di prestazioni assicurate Ginecologia, per l’occasione, ha svolto uno dei controlli di piu’ ampio respiro sulle donne, come confermato dal gran numero di chiamate che il servizio ha ricevuto, anche a prenotazioni chiuse.

Pioggia di telefonate anche a Cardiologia, diretta da Sabrina Cicogna, che durante la scorsa settimana ha evaso tutte le 40 prenotazioni, inoltrate con grande rapidita’ dalle utenti. A tutte e’ stato fatto l’elettrocardiogramma. Chi fara’ prevenzione per tutto il mese corrente, nell’ambito dell’H-Open month, e’ il centro epilessia, diretto da Paolo Aloisi, che, dal 2 ottobre scorso a oggi, ha compiuto 12 visite, in aggiunta alla consueta attivita’ giornaliera del servizio, a donne tra 20-40 anni. Dai controlli, emerge in parte una sorpresa: poche le donne andate in ospedale per l’epilessia. Per lo piu’ il motivo e’ riconducibile, in senso ampio, al filone spiccatamente neurologico: ansia, cefalee e vertigini.

Una risposta a “Diabete: a rischio un terzo delle donne”

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