Amianto: Galletti, serve impegno di tutti per liberare l’Italia

Ministero impegnato con determinazione su bonifiche, urgente concludere mappatura dei siti “Liberare l’Italia dall’Amianto. È questo l’obiettivo che ciascuno di noi, per le rispettive responsabilità, non può che sentire profondamente proprio”. Così il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti in un messaggio inviato all’Assemblea nazionale sull’amianto organizzata dalla commissione d’inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro e […]

Ministero impegnato con determinazione su bonifiche, urgente concludere mappatura dei siti “Liberare l’Italia dall’Amianto. È questo l’obiettivo che ciascuno di noi, per le rispettive responsabilità, non può che sentire profondamente proprio”.
Così il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti in un messaggio inviato all’Assemblea nazionale sull’amianto organizzata dalla commissione d’inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali.

“Il Ministero dell’Ambiente sta proseguendo con determinazione la sua opera di bonifica – aggiunge Galletti – lo sta facendo sia nei Siti d’interesse nazionale, sia promuovendo azioni nelle migliaia di “micro realtà” sparse sul territorio che rappresentano un pericolo continuo per i cittadini. Stiamo stanziando nuove risorse spendibili, affiancando all’impegno economico un lavoro di semplificazione delle procedure necessario a rendere gli interventi più rapidi e incisivi”.

“Uno snodo fondamentale – spiega il Ministro – si è determinato con l’introduzione dei reati ambientali nel Codice Penale, epocale novità giuridica per il nostro Paese e strumento nuovo anche per il contrasto all’inquinamento da Amianto”.

Galletti ricorda poi le diverse iniziative legislative su questo tema, a partire dal Collegato Ambientale di recente approvato proprio in Senato, “in cui è prevista l’introduzione di un credito di imposta triennale per i soggetti titolari di reddito d’impresa che effettuano interventi di bonifica dell’amianto su beni e strutture produttive in territorio nazionale, nonché di un fondo presso il Ministero dell’ambiente per la progettazione preliminare e definitiva degli interventi di bonifica presso edifici pubblici”.

“Al Dicastero dell’Ambiente è affidata per legge la competenza sulla raccolta dati sulla mappatura dell’amianto – sottolinea – l’aggiornamento al novembre 2015 fa rilevare oltre 44.000 siti sparsi sul suolo nazionale. Un dato parziale, visto che alcune Regioni non stanno provvedendo ad aggiornare la mappatura, in alcuni casi risalente a quasi sei anni fa, rendendo cosi ancor più complessa l’azione di monitoraggio e di intervento. Una criticità, questa, che è necessario superare al più presto”.

“Nella lunga e difficile strada che dobbiamo continuare a percorrere per cancellare ogni traccia di amianto dall’Italia – conclude il Ministro – c’è bisogno della collaborazione di tutti: di un impegno quanto mai serrato di alleanza istituzionale tra i vari livelli di governo, della collaborazione scientifica, del contributo delle associazioni che sul territorio hanno vissuto e vivono una realtà tanto difficile e angosciante”.

 

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