L’opera Color Mundi di Summa alla White Hall di Nereto/video

“Color Mundi” e’ il titolo dell’evento che vedra’, da sabato 12 al 31 marzo 2016, l’esposizione di “Opere segniche” dell’artista di origine pescarese, Franco Summa, nello spazio “White Hall Factory” di via Certosa, a Nereto. Questa mattina, la presentazione nella sede dell’assessorato all’Agricoltura, a Pescara, alla presenza dell’assessore, Dino Pepe, del sindaco di Nereto, Giuliano […]

“Color Mundi” e’ il titolo dell’evento che vedra’, da sabato 12 al 31 marzo 2016, l’esposizione di “Opere segniche” dell’artista di origine pescarese, Franco Summa, nello spazio “White Hall Factory” di via Certosa, a Nereto. Questa mattina, la presentazione nella sede dell’assessorato all’Agricoltura, a Pescara, alla presenza dell’assessore, Dino Pepe, del sindaco di Nereto, Giuliano Di Flavio, dello stesso artista, Franco Summa, dell’artista ed architetto Mariano Moroni, e del presidente della White Hall Factory di Nereto, Franco Di Gaetano. “Quella di stamattina nella sede dell’assessorato – ha spiegato Pepe – e’ una scelta tutt’altro che casuale visto che il Maestro Summa e’ da sempre considerato un artista ambientale sia per il suo studio e la lavorazione dei colori sia per la collocazione delle sue opere in costesti ambientali. Se si considera, poi, che gli agricoltori, per via del loro lavoro, possono essere definiti i primi ambientalisti poiche’ coltivare un terreno significa anche preservarlo dal dissesto idrogeologico e dalle aggressioni edilizie, ecco che l’agricoltura puo’ sposare a pieno titolo l’arte di un Maestro del colore come Summa”.

In questo importante evento neretese, Summa riconferma la sua scelta di impegno proponendo opere di forte valenza “segnica” sia all’interno dello spazio della White Hall Factory che al suo esterno. Ed e’ proprio il senso dell’intervento realizzato all’esterno della facciata dellla piccola ex chiesetta a proporsi come fulcro significante del suo intervento. L’opera “Color Mundi”, inserita nel contesto ambientale della White Hall Factory, si prospetta come un segno dal forte impatto visivo. Oltre che operare una sorprendente trasfigurazione della piccola architettura, da tempo abbandonata all’incuria, indica una possibile via per restituire senso all’intero scenario ambientale di anonimi capannoni industriali. Inoltre, all’interno dello spazio espositivo, Summa presenta una serie di dipinti appartenenti a due cicli segnici: “Alla ricerca del segno perduto” e “Segnaletica spirituale”.

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