Sanita’: rendere il Welfare italiano piu’ efficiente

Serve un “ridisegno complessivo del sistema sanitario” integrando sanita’ pubblica e privata. E’ la convinzione di Confindustria e Confcomemrcio, che insieme hanno formulato una serie di proposte per rendere il Welfare italiano piu’ efficiente, sostenibile e in grado di rispondere alle problematiche legate all’invecchiamento della popolazione. Gli imprenditori propongono politiche di incentivazione fiscale piu’ incisive, […]

Serve un “ridisegno complessivo del sistema sanitario” integrando sanita’ pubblica e privata. E’ la convinzione di Confindustria e Confcomemrcio, che insieme hanno formulato una serie di proposte per rendere il Welfare italiano piu’ efficiente, sostenibile e in grado di rispondere alle problematiche legate all’invecchiamento della popolazione.

Gli imprenditori propongono politiche di incentivazione fiscale piu’ incisive, che favoriscano l’adesione dei cittadini ai fondi sanitari complementari; in particolare, suggeriscono di estendere la possibilita’ di esclusione dal reddito imponibile dei contributi versati. Inoltre, chiedono sgravi Irap perle aziende che versano quote per la sanita’ complementare a beneficio del personale ed esonero contributivo totale sulle quote. Secondo Confindustria e Confcomemrcio – che hanno presentato le proposte in un convegno – la spesa sanitaria out of pocket, cioe’ prevalentemente cash, e’ pari a circa 32 miliardi di euro (tra le piu’ elevate del mondo, pari a circa 530 euro pro capite) e il sommerso e’ stimato in 15 miliardi.

Attraverso lo sviluppo del secondo pilastro, accanto a quello pubblico, la spesa out of pocket diventerebbe spesa strutturalmente intermediata favorendo il recupero di gettito sulla spesa non tracciata, un efficientamento del Snn, un flusso di informazioni importante su esigenze sanitarie e spese e infine vantaggi economici complessivi a saldo positivo.

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