Caso Yara; Avv. Salvagni (legale Bossetti): “Stiamo evidenziando tutte le zone d’ombra”

L’Avv. Claudio Salvagni, legale di Massimo Bossetti, in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”, condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it). Durante l’ultima udienza dell’anno al Processo sulla morte di Yara, i legali di Bossetti hanno chiesto alla Corte di […]

L’Avv. Claudio Salvagni, legale di Massimo Bossetti, in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”, condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

Durante l’ultima udienza dell’anno al Processo sulla morte di Yara, i legali di Bossetti hanno chiesto alla Corte di sostituire il carcere con gli arresti domiciliari, anche con l’ausilio del braccialetto elettronico. “Abbiamo avanzato questa richiesta –ha spiegato Salvagni- anche alla luce della nuova legge che prevede che il pericolo di reiterazione, oltre ad essere concreto debba essere attuale. Il pm si è opposto a questa richiesta. Aspettiamo la decisione della Corte. Bossetti ormai è un volto talmente conosciuto che non potrebbe né scappare né commettere un omicidio come quello che gli viene imputato”.

Bossetti è intervenuto durante la deposizione di un testimone. “Stava deponendo un teste –ha raccontato Salvagni-, che stava dicendo cose che secondo Bossetti non erano vere. Si è alzato repentinamente per smontare quello che stava dicendo. Questo non è possibile in un processo. La Presidente della Corte lo ha fermato dicendogli che poteva intervenire quando voleva, ma solo dopo che il teste avrebbe finito di parlare. Non c’è stato niente di preventivato, è stato un gesto istintivo. Il teste stava dicendo che Bossetti voleva suicidarsi a causa dei problemi con la moglie. Questa tesi è totalmente inverosimile. Sarebbe la prima volta che vedo un marito che siccome ha problemi con la moglie, se la prende con la prima ragazzina che capita. Questa è una cosa incredibile anche dal punto di vista criminologico. Il signor Bossetti è una persona normalissima, un normalissimo cittadino medio italiano”.

I laboratori dei Ris per fare gli esami del Dna usavano spesso dei kit tecnicamente scaduti. “Abbiamo cercato di evidenziare tutte le zone d’ombra di questa inchiesta –ha affermato Salvagni-. Sentirci dire in udienza che sono stati utilizzati polimeri scaduti per fare queste reazioni ci ha lasciato basiti. Vedremo se le lacune nella perizia saranno sufficienti per convincere la Corte a realizzare nuove perizie. La prossima udienza sarà l’8 gennaio in cui verrà sentito un consulente della difesa che parlerà delle attività di accertamento fatte sui furgoni e sugli accertamenti video fotografici”.

Tanti i sostenitori di Bossetti sul web. “C’è gente preparatissima –ha detto Salvagni-. Mi sono arrivati suggerimenti da tutte le parti. E’ un caso che sta dividendo l’Italia. Tutti stiamo cercando di portare la verità in questa vicenda. Io, come uomo, sono convinto che Bossetti sia innocente”.

AUDIO http://www.radiocusanocampus.it/podcast/?prog=695&dl=5985

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