Parco Gran Sasso: progetto LIFE+ “Praterie” a 3 anni dall’avvio

A tre anni dall’avvio, il progetto LIFE+ “Praterie”, attuato dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga con un budget di 1.600.000 euro, cofinanziato dalla Commissione Europea, sta realizzando i previsti obiettivi di tutela, tenendo fede agli impegni assunti nei confronti del territorio e dei suoi operatori. Sul fronte delle azioni dedicate al […]

A tre anni dall’avvio, il progetto LIFE+ “Praterie”, attuato dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga con un budget di 1.600.000 euro, cofinanziato dalla Commissione Europea, sta realizzando i previsti obiettivi di tutela, tenendo fede agli impegni assunti nei confronti del territorio e dei suoi operatori.

Sul fronte delle azioni dedicate al settore zootecnico, iniziative di assistenza sono state intraprese al fine di agevolare ed incoraggiare il pascolo in quota, con la consegna agli allevatori di strumenti e infrastrutture per la gestione del bestiame. Si tratta, ad oggi – spiega una nota dell’Ente – di sei recinti di parto per bovini, un recinto anti-dirupo per bovini e cavalli al pascolo, un recinto sperimentale di pascolo per equidi, quarantatre’ recinti elettrificati per la realizzazione di stazzi notturni per gli ovini. Sono state, inoltre, distribuite tra gli allevatori trentotto tendostrutture mobili per il ricovero degli agnelli, sedici cani da gregge per la guardiana degli ovini, piu’ uno sperimentale per la guardiana dei bovini.

Grazie agli oltre quattrocento sopralluoghi effettuati dai veterinari di progetto nelle aziende zootecniche, e’ stato possibile divulgare buone pratiche per migliorare la gestione aziendale e sanitaria, avviando un processo di condivisione delle problematiche del settore che ha influenzato positivamente i rapporti con gli operatori, con ricadute sulla comunicazione che, unitamente ai percorsi partecipativi con i gruppi di interesse, ha generato reciproca fiducia, riducendo sensibilmente la conflittualita’. Progressi significativi – prosegue la nota – hanno registrato le azioni mirate alla sostenibilita’ delle attivita’ legate all’ambiente delle praterie. Per quanto riguarda l’allevamento, in aggiunta all’intervento che ha restituito alla collettivita’ l’abbeveratoio di Banconi, a 1800 metri di quota, sono stati progettati gli interventi che dalla prossima primavera interesseranno i fontanili di Monte Cristo e Le Fontari, mentre e’ in corso la progettazione delle recinzioni a tutela dei laghi di Pietranzoni e Fossa di Paganica, con la contestuale ristrutturazione degli abbeveratoi ad essi collegati, e del Lago Racollo, gia’ effettuata in via sperimentale allo scopo di proteggerne l’importante habitat.

Per quanto riguarda il turismo, fondi di progetto sono stati investiti nella realizzazione di dieci piccoli parcheggi, individuati in aree precedentemente utilizzate a tale scopo, con l’intento di scongiurare l’attraversamento dei prati pascoli da parte delle auto. Sono stati infine sistemati e segnalati con nuovi segnavia, 22 km di sentiero lungo la rete che abbraccia l’altipiano di Campo Imperatore. La cornice del dialogo e del confronto, costruita grazie al processo partecipativo avviato in tema di armonizzazione del pascolo, ha migliorato la relazione con il territorio e i suoi operatori, in quanto, come spiega il direttore dell’Ente Parco, Domenico Nicoletti: “Praterie e’ un progetto che si rivolge interamente alla terra del Parco per dimostrare concretamente la possibilita’ di una relazione viva e costruttiva con chi vi vive ed opera, e come il contributo delle realta’ locali possa diventare occasione di regole condivise e di crescita collettiva”.

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