Soprintendenza Archeologica. Cisl: “No al trasferimento dei dipendenti”

“La decisione del Governo di localizzare a Chieti, e non all’Aquila, la nuova Sovrintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio (Abeap) rischia di avere pesanti ripercussioni anche sul personale in servizio. Il ministero dei Beni e delle Attivita’ culturali e del Turismo ha aperto, infatti, una procedura di mobilita’ territoriale interna, su base volontaria, per soddisfare […]

“La decisione del Governo di localizzare a Chieti, e non all’Aquila, la nuova Sovrintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio (Abeap) rischia di avere pesanti ripercussioni anche sul personale in servizio. Il ministero dei Beni e delle Attivita’ culturali e del Turismo ha aperto, infatti, una procedura di mobilita’ territoriale interna, su base volontaria, per soddisfare le esigenze funzionali degli istituti presenti nella regione Abruzzo”.

A sottolineare gli scenari negativi, relativi alla nuova riforma in atto nei Beni culturali, che segue di appena un anno la precedente riforma, sono Elvezio Sfarra, responsabile regionale Fp-Cisl Beni culturali e responsabile Cisl dell’Aquila e Michele Tosches, responsabile Fp-L’Aquila. “La scelta di Chieti quale sede unica, che accorpa di fatto la Sovrintendenza Archeologica e la Sovrintendenza Belle Arti e Paesaggio, quest’ultima presente attualmente all’Aquila”, affermano Sfarra e Tosches, “pone un problema logistico sulla riorganizzazione di tutto il personale. Il ministero dei Beni culturali, con un atto ufficiale del 25 gennaio, ha individuato un percorso di attuazione della mobilita’ volontaria per tutti i dipendenti degli uffici abruzzesi che fanno capo al settore dei beni culturali.

Il punto di caduta e’ nel fatto che non sara’ semplice, per il personale, aderire alla richiesta di mobilita’ poiche’ non e’ stata fatta, ad oggi, una precisa ripartizione della collocazione di tutti gli uffici che compongono le diverse Sovrintendenze”. “E’ necessario, pertanto”, proseguono Sfarra e Tosches, “un confronto tra i capi degli istituti dei Beni culturali e i sindacati per definire al piu’ presto una griglia organizzativa, relativa ai vari servizi e alla loro organizzazione sul territorio, per dare modo al personale di avere punti di riferimento che possano indirizzare la loro scelta. L’impegno di tutti dovra’ essere quello di evitare al massimo mobilita’ selvagge, che non comporterebbero un miglior funzionamento, ma soltanto disagi e penalizzazioni per dipendenti. Chiediamo, pertanto, un incontro urgente, alla presenza di tutte le organizzazioni sindacali, per fare chiarezza sull’intero percorso della riorganizzazione dei Beni culturali e del turismo”.

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