Università dell’Aquila: giornata studio ‘Riflessioni sul fine-vita’

Il nome di Eluana Englaro designa ormai una delle vicende più dolorose e contrastate in materia di fine vita. Nei giorni concitati che precedettero la sua liberazione da un’esistenza che ormai non aveva più nulla di umano, la sua tragica condizione fu presa a pretesto per l’immediata emanazione di un decreto legge, atto a impedire quanto la magistratura […]

Il nome di Eluana Englaro designa ormai una delle vicende più dolorose e contrastate in materia di fine vita. Nei giorni concitati che precedettero la sua liberazione da un’esistenza che ormai non aveva più nulla di umano, la sua tragica condizione fu presa a pretesto per l’immediata emanazione di un decreto legge, atto a impedire quanto la magistratura aveva stabilito in tutti i possibili gradi di giudizio. Ricordiamo tutti il parossismo raggiunto dalla discussione politica e l’esplicita accusa di «assassinio», rivolta a coloro che ritenevano che Eluana avesse diritto a vedere esaudita la sua volontà. L’urgenza assoluta e indilazionabile con cui si invocava quel decreto evaporò, tuttavia, con incredibile rapidità: subito dopo la morte di Eluana si smise di parlarne, come se con la dolorosa soluzione di quel caso fosse svanito il bisogno di regolamentare una materia così delicata e così intrecciata con le corde più profonde e sensibili del nostro essere uomini.

Ora, dopo tanti anni, è finalmente calendarizzata in Parlamento, per il prossimo mese di marzo, la discussione della legge sull’eutanasia, che dovrebbe fissare il quadro normativo da applicare nelle situazioni estreme (come, ad es., lo stato vegetativo permanente). L’Università dell’Aquila, a integrazione dell’attività didattica del corso di Bioetica del Dipartimento di Scienze Umane, ha organizzato una giornata di studio dedicata a: Riflessioni sul fine-vita, cui partecipano autorevoli personalità, che possiedono specifiche ed elevate competenze sull’argomento. Il Convegno si aprirà la mattina del 3 marzo 2016, alle ore 11:30, aula magna del Dipartimento, Via Nizza n. 14, con gli interventi di Emilio Coveri e Silvio Viale, dell’Associazione Exit Italia, che si batte per il diritto a una morte dignitosa. Alle 15:20 i lavori riprenderanno con gli interventi di Maurizio Mori, che è uno dei massimi esponenti della bioetica cosiddetta «laica», e della ben nota bioeticista cattolica Palma Sgreccia. Prima di alcuni interventi programmati e della discussione (che si prevede vivace), interverrà Beppino Englaro, al quale la straziante vicenda umana e la rigorosa dignità con cui l’ha affrontata hanno guadagnato universale rispetto, che è il sentimento che accompagnerà l’interesse vivissimo e l’attenzione con cui saranno recepite le sue parole. L’iniziativa, nata da uno spunto di Anna Tellini, subito raccolto dal Direttore del DSU, Simone Gozzano, è stata curata da Giannino Di Tommaso e Paolo Taviani, con la preziosa collaborazione di Alfonso Forgione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *