Mattarella, “donne cuore, volto e struttura portante dell’Italia”

Le donne italiane “rappresentano il cuore, il volto, la struttura portante dell’Italia. Le loro speranze, i loro progetti, le loro sofferenze animano il tessuto sociale del nostro Paese”. Così Sergio Mattarella rivolge i suoi auguri a tutte le cittadine italiane durante la cerimonia della Giornata internazionale della donna al Quirinale. Il Capo dello Stato ricorda che […]

Le donne italiane “rappresentano il cuore, il volto, la struttura portante dell’Italia. Le loro speranze, i loro progetti, le loro sofferenze animano il tessuto sociale del nostro Paese”. Così Sergio Mattarella rivolge i suoi auguri a tutte le cittadine italiane durante la cerimonia della Giornata internazionale della donna al Quirinale.
Il Capo dello Stato ricorda che con la celebrazione di oggi si apre “la celebrazione dei settant’anni della Repubblica. Anniversario che coincide col primo voto espresso dalle donne. E, come abbiamo visto, non si tratta soltanto di una coincidenza temporale”.

70 anni fa il primo voto alle donne

Le donne italiane dovettero aspettare il 1945 quando, con il Paese ancora diviso, fu emanato il decreto legislativo luogotenenziale primo febbraio 1945, n. 23 che riconobbe il diritto di voto, con grave ritardo rispetto ad altri paesi. Tuttavia, non c’era ancora il diritto all’elettorato passivo delle donne, che fu riconosciuto con il decreto legislativo luogotenenziale 10 marzo 1946, n. 74 che sanci’ il principio dell’uguaglianza tra i sessi per l’esercizio dei diritti politici. Il 2 giugno del 1946 tutte le donne italiane poterono votare ed essere elette in elezioni politiche. Finalmente le donne potevano prendere attivamente parte alla vita politica. Sui banchi dell’Assemblea costituente – ricorda la senatrice – sedettero le ventuno ‘prime parlamentari’, a ragione denominate “Madri costituenti”. Cinque di loro entrarono nella ‘Commissione dei 75′, incaricata dall’Assemblea Costituente di scrivere la Carta costituzionale.

Per le donne fu una grandissima occasione: rispetto agli uomini, infatti, esse rappresentavano non solo le istanze del partito nelle cui liste erano state elette, ma anche le istanze femminili per cambiare finalmente in meglio la condizione delle donne. Contribuirono cosi’ in modo determinante a scrivere gli articoli più moderni e di principio della Costituzione. Nei 70 trascorsi da allora, la strada verso la parità è stata tutta in salita e non lineare. Basti pensare che la percentuale di donne e’ passata dal 3,7% nell’Assemblea Costituente del 1946, ad appena il 21,1% alla Camera e 18,4% al Senato nel 2008, per poi fare un effettivo balzo in avanti solo nel 2013, con un incremento record di dieci punti percentuali.

Oggi invece, osserva il presidente Sergio Mattarella celebrando la Giornata internazionale della donna, “l’astensionismo e’ una ferita che nessuno puo’ permettersi di trascurare: la partecipazione politica dei cittadini oggi si è ridotta, e purtroppo questo avviene di più tra le donne”.

Mattarella, violenza sulle donne,  piaga della società

“La violenza sulle donne è ancora una piaga nella nostra società, che si ritiene moderna, e va contrastata con tutte le energie di cui disponiamo e con la severité di cui siamo capaci, senza mai cedere all’egoismo dell’indifferenza”. Sergio Mattarella lancia il suo richiamo, durante le celebrazioni della Giornata internazionale della donna, contro le violenze “fisiche o morali” che colpiscono le donne anche quando sono al lavoro, perché quando c’e’ violenza “non c’è libertà”.

In Italia scendono donne a.d. ma aumentano manager 

In Italia il ruolo di amministratore delegato è ricoperto solo dall’11% delle donne, in calo rispetto al 14% del 2015. Salgono invece le donne manager: sono il 29% le ‘quote rosa’ che occupano posizioni manageriali nelle aziende del nostro Paese, con un +3% rispetto allo scorso anno, ma molto al di sotto rispetto al 36% del 2012. E’ quanto emerge dal Rapporto del centro studi internazionali IBR (International Business Center) del network Grant Thornton International, diffuso in occasIn Italia scendono donne a.d. ma aumentano manager ?ione dell’8 marzo. Il 36% delle aziende italiane non ha donne in ruoli di direzione, il dato è in calo rispetto al 40% del 2015.

In generale l’Unione europea tarderà di altri 70 anni prima di arrivare a conseguire l’uguaglianza tra uomo e donna. Ad ammetterlo e’ la Commissaria europea responsabile dell’uguaglianza di genere, Vera Jurova, durante il suo discorso al Parlamento Europeo. “L’uguaglianza è uno dei valori fondamentali dell’Unione europea ed è un obbligo giuridico”, ha affermato Jurova che ha sottolineato i “progressi prodotti negli ultimi 60 anni”, anche se persistono delle disuguaglianze”. “Nei Parlamenti nazionali, nelle imprese, solo il 20% dei posti dirigenziali e’ affidato alle donne, ciò che vuole la Commissione Europea è invece garantire almeno il 40% dei posti nelle società quotate in borsa”, ha affermato la commissaria.

8 marzo: le mete preferite per festeggiarlo

La Commissione Europea nelle sue prossime iniziative legislative presenterà delle proposte per “migliorare e riequilibrare la situazione tra uomini e donne”, ha assicurato Jurova sottolineando che queste iniziative si tradurranno in accordi di lavoro flassibili, per dare così la possibilità di garantire una maggiore integrazione tra il mercato del lavoro e la cura della famiglia. Altro aspetto sul quale bisogna lavorare è la violenza contro le donne, “una donna su tre – ha affermato nel suo discorso al Parlamento europeo – ha subito violenze di genere e per questo motivo e’ di vitale importanza che la Ue ratifichi la convenzione di Istanbul”, il primo accordo giuridicamente vincolante per combattere la violenza contro le donne.

Un doodle di Google per festeggiare: “un giorno lo farò”

“Un giorno lo farò”: con un Doodle multietnico e animato Google celebra la Festa internazionale della donna 2016 creando l’hastag #OneDayIWill e chiedendo a tutte le ragazze e le donne del mondo di condividere i propri sogni e aspirazioni. Nel breve video animato che scorre sulle note della colonna sonora ad hoc ideata dalla cantautrice statunitense indie pop-folk Merrill Garbus (nome d’arte tUnE yArDs), Google realizza i sogni di 337 donne di tutte le eta’, etnie, cultura e religione incontrate in 13 citta’ del mondo: da Parigi a Giacarta passando per Rio de Janeiro, Mosca, Lagos, Citta’ del Messico, Tokyo, Berlino ognuna esprime un desiderio che la grafica esaudisce.no lo farò”.

Anche Spotify celebra l’8 marzo rivelando chi sono le artiste più ascoltate in Italia e nel mondo. A dominare la classifica tricolore è Ariana Grande, seguita da Rihanna e da Sia, mentre Emma è la più amata tra le italiane. A livello globale, invece, è Rihanna a dominare il podio, seguita da Ariana Grande e Beyoncé.

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