CRESA, per il commercio e l’artigianato segnali positivi/Video

Il secondo semestre 2015 consegna per il commercio e l’artigianato una serie di segnali interpretabili positivamente nel loro complesso. Le principali variabili analizzate compaiono ancora con il segno negativo davanti, tuttavia l’intensita’ dell’arretramento si e’ sensibilmente attenuata rispetto al passato. Sia le imprese commerciali che quelle artigiane chiudono il 2015 con una flessione del fatturato […]

Il secondo semestre 2015 consegna per il commercio e l’artigianato una serie di segnali interpretabili positivamente nel loro complesso. Le principali variabili analizzate compaiono ancora con il segno negativo davanti, tuttavia l’intensita’ dell’arretramento si e’ sensibilmente attenuata rispetto al passato. Sia le imprese commerciali che quelle artigiane chiudono il 2015 con una flessione del fatturato di circa l’1 per cento rispetto al 2014. L’analisi e’ del Cresa (Centro regionale di studi e ricerche economico sociali).

Nel commercio, sono ancora le imprese della grande distribuzione a pagare il prezzo piu’ elevato, anche sotto il profilo occupazionale, mentre quelle della ristorazione sembrano mostrare una maggiore capacita’ di ripresa. Nella media dell’anno l’artigianato edile e quello manifatturiero scontano ancora gli effetti della fase ciclica negativa. Tuttavia, il secondo semestre sembra offrire spunti per una lettura meno pessimistica dei mesi futuri: sia in termini congiunturali che tendenziali, edilizia e servizi alle imprese mostrano modesti avanzamenti nel fatturato e una forte attenuazione nella flessione delle altre variabili. Prevale ancora un certo scetticismo sulle prospettive future: i saldi delle risposte raccolte sia tra gli operatori del commercio che tra gli artigiani restano negativi e bisognera’ attendere un po’ prima di avere indicazioni piu’ precise sulle dinamiche in corso.

Il presidente del Cresa Roberto Di Vincenzo sottolinea la delicatezza del momento: “Cominciano ad intravedersi gli effetti della pur timida ripresa della domanda interna: vanno valutati positivamente i segnali che arrivano dalla ristorazione ma anche quelli delle imprese edili artigiane, movimenti importanti che monitoreremo con rinnovata attenzione nei prossimi mesi”. Analogo il commento del direttore Francesco Prosperococco che, pur sottolineando la permanenza di “elementi di incertezza che fanno pensare che le difficolt-m non sono ancora completamente superate, fanno tuttavia ben sperare per l’anno in corso le previsioni di ripresa sui consumi delle famiglie anche della nostra regione”.

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