Coldiretti L’Aquila: dopo calamità si pensa al futuro

Oltre cento aziende agricole aquilane hanno partecipato oggi pomeriggio nel castello di Capestrano all’incontro promosso da Coldiretti sulle conseguenze dalla gelata che, la notte dello scorso 25 aprile, ha provocato ingentissimi danni alle colture abruzzesi, con particolare riferimento ai vigneti della zona interna. I danni alle viti sono stati infatti pesantissimi, come è stato sottolineato […]

Oltre cento aziende agricole aquilane hanno partecipato oggi pomeriggio nel castello di Capestrano all’incontro promosso da Coldiretti sulle conseguenze dalla gelata che, la notte dello scorso 25 aprile, ha provocato ingentissimi danni alle colture abruzzesi, con particolare riferimento ai vigneti della zona interna. I danni alle viti sono stati infatti pesantissimi, come è stato sottolineato più volte nel corso dell’incontro di oggi – alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura Dino Pepe, del presidente della terza commissione Lorenzo Berardinetti e di numerosi sindaci locali tra cui quello di Capestrano Antonio D’Alfonso – anche in riferimento all’importanza strategica per l’economia regionale detenuta dalla Valle del Tirino, storicamente considerata culla della viticoltura abruzzese in cui “la qualità delle produzioni convive con un territorio dalle particolarissime caratteristiche ambientali”.

“Un territorio incredibile, capace di produrre eccellenze estreme che, come in questo caso, si scontrano però con  condizioni ambientali altrettanto estreme – evidenzia il Direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Giulio Federici, ricordando che in provincia di L’Aquila si concentra l’1 per cento della produzione vitivinicola che corrisponde però ad un valore altissimo pari ad oltre 25milioni di euro  – la gelata della scorsa notte ha messo a dura prova la produzione vitivinicola determinando un danno importantissimo. Ma il mondo rurale sta già reagendo – aggiunge Federici –  i produttori stanno mettendo in atto da un punto di vista agronomico quanto necessario per permettere di fronteggiare l’emergenza, di consentire alla pianta di ripartire, di recuperare seppure in parte la produzione perduta e di non compromettere la prossima annata”.

Ma, sebbene in maniera predominante, non è solo la viticoltura ad essere stata pesantemente compromessa. Come è stato evidenziato dai diversi produttori presenti alla riunione, ad essere stati fortemente danneggiati dalla gelata sono anche altri settori,  dalla cerealicoltura all’orticoltura passando anche per l’allevamento, altre grandi risorse dell’economia aquilana, fino ad arrivare a tutte le eccellenze della ricca biodivesità di un territorio in gran parte ricadente nei Parchi. “Una situazione molto difficile – ha evidenziato il direttore di Coldiretti L’Aquila Massimiliano Volpone – ma  che non deve farci desistere, anzi.  Questi momenti di criticità devono essere impulso per il rilancio del territorio in linea con le esigenze delle imprese. Apprezziamo la tempestività con cui le diverse amministrazioni, con particolare riferimento all’assessore regionale Dino Pepe, al presidente della commissione agricoltura Lorenzo Berardinetti e all’assessore alle aree interne Andrea Gerosolimo, stanno testimoniando la gravità della situazione e crediamo in un percorso di lavoro condiviso per trovare delle soluzioni che possano poter fronteggiare l’enorme disagio”.

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