Casa Amica a San Giustino: miniappartamenti per disabili e anziani non autosufficienti

Si chiama Casa Amica ed è a San Giustino Valdarno. Cinque mini appartamenti al primo piano, altrettanti al secondo. Al piano terra due saloni e un altro locale per le attività in comune: parlare, guardare la tv, giocare. Per ora ci si vive dal lunedì al venerdì. Potrebbe sembrare una struttura per studenti. In realtà […]

Si chiama Casa Amica ed è a San Giustino Valdarno. Cinque mini appartamenti al primo piano, altrettanti al secondo. Al piano terra due saloni e un altro locale per le attività in comune: parlare, guardare la tv, giocare. Per ora ci si vive dal lunedì al venerdì. Potrebbe sembrare una struttura per studenti. In realtà è riservata alle persone disabili che utilizzano il primo piano e agli anziani non autosufficienti saranno al secondo.

“E’ una struttura molto diversa da quelle tradizionali ed è la conferma che la nostra visione di cohousing, cioè di coabitazione in piccoli appartamenti, è non solo possibile ma rappresenta la scelta strategica per il futuro – spiega Stefano Frasi, Responsabile Innovazione della cooperativa sociale Koinè.Ed è frutto della collaborazione tra Usl, Conferenza dei Sindaci del Valdarno e la stessa Koinè. E quanto di più lontano si possa immaginare dai tradizionali “contenitori” per disabili. Qui ci si abita e ci si vive. In mini appartamenti da due letti con il bagno personale e il piano cottura, con spazi per stare insieme e in piena sicurezza. Senza barriere architettoniche. Un assistente domiciliare è presente per tutte le 24 ore e durante il giorno c’è un’educatrice che li sostiene in tutte le attività che le persone ritengono necessarie”.

Il Sindaco Moreno Botti conferma la soddisfazione del Comune di Loro Ciuffenna: “Casa Amica, con questo progetto su disabili ed anziani non autosufficienti, torna allo scopo per il quale era nata : dare una risposta ai bisogni sociali. Non dobbiamo mai dimenticare che essere “dall’altra parte”, fra coloro che, per adesso, non hanno bisogno, ci impone la responsabilità grandissima di restituire parte di quello che ci è stato dato. L’autosufficienza, il gioco, la libertà di movimento sono valori che sottovalutiamo, ma che , nel bisogno, trovano la loro perfetta comunione. Casa Amica è un esempio di soldi pubblici spesi per far varcare la “soglia della speranza”, così come è un esempio l’integrazione di questa struttura con i valori di solidarietà della popolazione del paese di San Giustino Valdarno.”

“Concretizziamo progetti sperimentali per l’inserimento nella vita sociale e l’avvio di una vita indipendente di persone disabili – commenta Laura Brizzi,Responsabile dell’Unità Funzionale Alta Integrazione della Zona Valdarno. Progetti che la Asl ha realizzato su sollecitazione della Conferenza dei sindaci e con l’approvazione  della Regione Toscana. “Vita Indipendente” è ospitato nel residence sociale Casa Amica di San Giustino Valdarno e  le persone provengono dalle proprie abitazioni con un inserimento lavorativo socio assistenziale od occupazionale e presentano la necessità di realizzare una propria vita indipendente, svincolati dalla famiglia di origine. L’Unità Funzionale Alta Integrazione valuta, per ciascuna persona,  l’appropriatezza dei progetti assistenziali  e condivide con i partecipanti e con le loro famiglie il progetto di vita”.

Le persone possono vivere qui non tagliando, in modo traumatico, i rapporti con la propria abitazione e la famiglia. In una prima fase, infatti, la permanenza è dal lunedì al venerdì e poi si ritorna a casa. Una volta che questa fase di inserimento è completata, la struttura è a disposizione sette giorni su sette.Il percorso di accesso per persone con disabilità è quello sanitario pubblico. La famiglia si rivolge al servizio Assistenza Sociale e Alta Integrazione dell’Usl e questo decide se la persona può essere inserita nelle Rete Territoriale delle Opportunità. E quindi in Casa Amica.I costi sono equamente ripartiti tra la famiglia e il Comune di residenza della persona che accede alla struttura di San Giustino. In questa fase la compartecipazione è garantita grazia all’integrazione con il Fondo Vita Indipendente, attivato per ognuno dal Servizio di Unità Funzionale Alta Integrazione.  Ogni famiglia paga 22 euro e mezzo al giorno. Una cifra che comprende tutto: dall’alloggio al vitto all’assistenza.

Complessivamente dispone di un massimo di 20 posti. Il primo piano, quello riservato ai disabili, registra già la presenza di sette persone. Gli anziani entreranno a settembre. A quel punto anche il terzo piano di Casa Amica sarà attivato pienamente con l’ospitalità del personale impegnato 24 ore su 24 e di tutti i servizi connessi.

Un altro esempio del valore della collaborazione tra Usl, Comuni e cooperazione sociale. La titolarità del progetto è dell’Usl Area vasta Sud Est. Koinè, che ha la struttura in concessione dal Comune di Loro Ciuffenna, è il soggetto gestore del progetto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *