Sanita’: Olivieri, puntare a “ospedali riuniti Chieti-Pescara”

“In merito alla realizzazione del nuovo ospedale di Chieti – Pescara, che sembra essere un obiettivo strategico per il presidente D’Alfonso e per l’assessore alla Programmazione sanitaria Silvio Paolucci, corre l’obbligo fare alcune riflessioni utilizzando i mezzi di comunicazione, dal momento che non e’ stato possibile farle in un contesto di programmazione e di elaborazione […]

“In merito alla realizzazione del nuovo ospedale di Chieti – Pescara, che sembra essere un obiettivo strategico per il presidente D’Alfonso e per l’assessore alla Programmazione sanitaria Silvio Paolucci, corre l’obbligo fare alcune riflessioni utilizzando i mezzi di comunicazione, dal momento che non e’ stato possibile farle in un contesto di programmazione e di elaborazione politica, e allo scopo di dare un nostro apporto costruttivo alla vicenda”. Inizia cosi’ una nota del consigliere regionale Mario Olivieri, presidente della Commissione Sanita’ e capolista de “Il Nuovo Faro” alle amministraive di domenica a Vasto. “Allo stato attuale gli ospedali di Chieti e Pescara – osserva l’esponente politico – sono tra quelli di piu’ recente realizzazione che si trovano nella regione Abruzzo, essendo stati entrambi attivati da meno di 20 anni.

Non si puo’ pertanto considerarli edifici datati e quindi da dismettere perche’ non piu’ rispondenti ai requisiti che le normative in materia prescrivono. Del resto tutti gli altri ospedali della regione sono stati realizzati prima di loro, e pertanto si dovrebbe pensare, se cosi’ fosse, ad una dismissione di tutti gli ospedali abruzzesi. Noi pensiamo che i due ospedali opportunamente riconvertiti in ‘ospedali riuniti Chieti – Pescara’ – afferma Olivieri – raggiungerebbero lo scopo di ottimizzare le risorse e di evitare la replicazione di unita’ operative mediche e di servizi amministrativi ridondanti, presenti in due ospedali che distano poco piu’ di dieci chilometri l’uno dall’altro, risolvendo il problema della necessita’ di recuperare risorse e di migliorare la qualita’ dell’offerta sanitaria, contestualizzando la gestione sanitaria e amministrativa degli stessi. Inoltre, in tale modo, si libererebbero anche i locali dell’ala dell’ospedale di Chieti che, stando ai rilievi tecnici effettuati nel recente passato, avrebbero problemi di staticita’. Allo stesso modo si eviterebbe di ricorrere ad un investimento di centinaia di milioni di euro, che riteniamo non necessario, e di affidare la gestione dei servizi, in cambio della realizzazione del nuovo ospedale, per alcune decine di anni, caricando le casse della Regione Abruzzo di un fardello del quale non se ne sente la necessita’, e del quale si avvertono invece la pericolosita’ e il peso”.

“Crediamo quindi – prosegue il consigliere – che la strada imboccata dal presidente D’Alfonso meriti una seria riflessione, allo scopo di meglio focalizzarne i rischi e la inutilita’, e allo scopo di destinare le ingenti risorse che si ipotizzano di mettere in campo, per intervenire seriamente sull’assetto della sanita’ territoriale, tutt’ora al lumicino, dopo la chiusura o la indefinitezza dei ruoli dei piccoli ospedali, vedi l’ospedale di Atessa. Allo stesso modo bisognera’ destinare in tempi certi, visto che sono trascorsi gia’ due anni di questa legislatura regionale, senza apprezzabili iniziative in merito, quelle risorse per realizzazione di ospedali ormai con piu’ di 50 anni di vita, come l’ospedale di Vasto e l’ospedale di Lanciano, e di altre realta’ abruzzesi, che sono al collasso e non garantiscono attualmente le condizioni per una sanita’ dignitosa per i cittadini di quelle zone. Pensiamo – prosegue il presidente della Commissione Sanita’ – che la nostra riflessione sia in sintonia con quella di diverse migliaia abruzzesi, e ci poniamo in paziente e vigile attesa, allo scopo di utilizzare le risorse pubbliche in maniera piu’ oculata e piu’ in sintonia con l’esigenza dei cittadini piu’ periferici e piu’ svantaggiati di questa Regione. Restiamo allibiti – conclude Oliviei – nel leggere che i candidati sindaci del centro-sinistra, in corsa su Lanciano e – soprattutto – su Vasto, dato il ruolo ricoperto di membro della segreteria dell’assessore al ramo, possano rivendicare effimeri e non veritieri miglioramenti nei servizi assistenziali destinati al nostro territorio che – come e’ universalmente noto – sono arrivati a livello di Terzo mondo”.

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