Mostre: a Teramo “Mario Romoli. Il sogno dell’assoluto”

Sara’ il prof. Claudio Strinati, storico dell’arte tra i piu’ apprezzati in Italia, volto noto della Rai per la bella trasmissione “Strinarte”, ad inaugurare, giovedi’ 30 giugno alle ore 19 presso L’Arca – Laboratorio per le arti contemporanee di Teramo – in largo San Matteo, la .ostra “Mario Romoli. Il sogno dell’assoluto”, organizzata in collaborazione […]

Sara’ il prof. Claudio Strinati, storico dell’arte tra i piu’ apprezzati in Italia, volto noto della Rai per la bella trasmissione “Strinarte”, ad inaugurare, giovedi’ 30 giugno alle ore 19 presso L’Arca – Laboratorio per le arti contemporanee di Teramo – in largo San Matteo, la .ostra “Mario Romoli. Il sogno dell’assoluto”, organizzata in collaborazione con la Citta’ di Teramo e l’Universita’ San Raffaele Roma.

La mostra propone 41 opere pittoriche realizzate dal Maestro toscano nel periodo che va dal 1927 al 1978. Mario Romoli ha vissuto la sua esistenza e la sua vita artistica, di pensiero, tecnologica e scientifica, di ricerca dei misteri dell’universo, prevalentemente nella sua Firenze, citta’ amata sopra ogni altra. Cosi’ Claudio Strinati nell’incipit della sua densa Introduzione al ponderoso volume-catalogo a cura di Marco Romoli, pubblicato per i tipi di Ricerche&Redazioni: “Mario Romoli emerge da queste pagine in maniera insolitamente vivida. E ritorna verso di noi un fervido intellettuale che ha vissuto l’esperienza dell’arte con una spontaneita’ e una consapevolezza altrettanto evidenti e necessarie. Si dice spesso che l’artista figurativo parli con le mani e rifugga dalle spiegazioni e dai chiarimenti teorici inerenti alla proprie opere e Romoli, a ben vedere, non fa eccezione.  Tuttavia e’ commovente riscontrare come il maestro abbia vissuto questa elementare verita’ in maniera personalissima e alquanto anomala rispetto ad altri protagonisti del suo tempo servendosi della scrittura come di una percorso parallelo che scorre costante anche se discontinuo accanto alla sua esperienza di pittore, non tanto e non solo commentandola ma nutrendola di una miriade di riflessioni, racconti, considerazioni le piu’ svariate che di volta in volta ci portano molto vicini a cogliere le sue vere fonti di ispirazione e la profondita’ del suo pensiero”.

Oltre alle opere pittoriche esposte in mostra, il volume-catalogo propone un’ampia selezione della raccolta degli scritti di Mario Romoli (nel periodo dal 1940 al 1978). Gli scritti sono raggruppati secondo le diverse tematiche, dagli scritti sull’arte, ad appunti di filosofia, pensieri, poesie e racconti, fino agli scritti di carattere piu’ scientifico e tecnologico. Curato da Marco Romoli, figlio dell’artista, il volume si avvale di due contributi critici di grande interesse, l’uno a firma di Claudio Strinati, l’altro di Paola Di Felice.

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