Roma, Storace: Raggi telefoni a Zingaretti per poteri Roma Capitale

“Preso la Raggi scoprirà che la Regione di Zingaretti sta fermando la discussione sui poteri da trasferire alla Capitale con l’obiettivo di far male a Roma. Fossi nella Raggi, una telefonata a Zingaretti la farei. Per dirgli di discutere seriamente sulla governance della città”. Lo denuncia Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio. “Dai trasporti […]

“Preso la Raggi scoprirà che la Regione di Zingaretti sta fermando la discussione sui poteri da trasferire alla Capitale con l’obiettivo di far male a Roma. Fossi nella Raggi, una telefonata a Zingaretti la farei. Per dirgli di discutere seriamente sulla governance della città”. Lo denuncia Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.

“Dai trasporti al commercio, dall’urbanistica al turismo, sono molte le materie che devono essere regolamentate e su cui occorre dare i poteri alla Capitale. Il centrodestra, con i forzisti Simeone e Aurigemma in prima fila, sta conducendo un’autentica battaglia a suon di emendamenti alle norme di attuazione della legge Delrio. Ieri, arrivati all’art. 2, quello su cui erano state calate le proposte di modifica per dare finalmente poteri a Roma capitale, la sinistra ha affermato l’impossibilità di procedere con i lavori. Bottega chiusa, discussione finita.

Si è addirittura arrivati a dire – prosegue Storace su Il Giornale d’Italia – no alla proposta dell’opposizione di ascoltare il nuovo sindaco di Roma sui contenuti della legge. L’ordine di Zingaretti è perentorio: non si tratta con la grillina, semmai i poteri li diamo alle province. La desolazione aumenta constatando la persistenza del curioso “sciopero” dei consiglieri 5Stelle, che continuano a disertare le commissioni alla Pisana per una diatriba col Pd che va avanti da mesi. E così facendo regalano numeri alla maggioranza, che ne approfitta per evitare di dover discutere sui poteri da dare alla Raggi. Se si prosegue così, finirà che con uno dei soliti blitz a cui Zingaretti ci ha abituati, la riforma approderà direttamente nell’aula del consiglio regionale per poi essere approvata a colpi di maxiemendamenti. Con tanti saluti alla correttezza del dibattito su quella che potrebbe rappresentare la prima, vera rivoluzione per Roma capitale. L’atteggiamento arrogante di Zingaretti e quello ostruzionistico dei grillini – conclude Storace – verranno pagati dalla Capitale, che di guai ne ha già abbastanza”.

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