Blundo M5S: “Piano Sanitario Regionale in regime di commissariamento”

“Ho partecipato al Consiglio comunale dell’Aquila avente per oggetto il Piano Sanitario regionale a quasi un anno di distanza dal precedente, che si era concluso in mia presenza con la decisione unanime di perseguire l’attuazione di due ospedali di secondo livello di cui uno su Chieti – Pescara e l’altro su L’Aquila – Teramo”. E’ quanto […]

“Ho partecipato al Consiglio comunale dell’Aquila avente per oggetto il Piano Sanitario regionale a quasi un anno di distanza dal precedente, che si era concluso in mia presenza con la decisione unanime di perseguire l’attuazione di due ospedali di secondo livello di cui uno su Chieti – Pescara e l’altro su L’Aquila – Teramo”. E’ quanto afferma la sen. del M5S Enza Blundo.

“Mio malgrado – prosegue – ho dovuto nuovamente ascoltare i numerosi interventi dei consiglieri per perorare la stessa richiesta e scoprire che non e’ stata verificata la fattibilita’ del collegamento tra i due grandi ospedali di L’Aquila e Teramo in ossequio al decreto Lorenzin. Per contro – osserva – e’ gia’ in istruttoria l’appalto per la costruzione a Chieti di un nuovo ospedale di secondo livello. Cio’ e’ totalmente non conforme all’attuale situazione di commissariamento della sanita’ abruzzese. L’attivita’ del governatore, nonche’ commissario Luciano D’Alfonso – prosegue la sen. pentastellata – doveva essere finalizzata infatti, a ritrovare efficienza ed economicita’ nell’azione ordinaria delle Asl, cosi’ come e’ stato previsto dal piano di riqualificazione presentato a novembre e approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 giugno. In un tale quadro commissariale, se a detta degli interessati fino ad ora non erano possibili interventi di mediazione fra gli ospedali, men che meno sono accettabili azioni strategiche di riordino della rete ospedaliera regionale che prevedano la costruzione di nuovi edifici.

E’ grottesco e illogico – osserva quindi la parlamentare – aver prima approvato una legge specifica a favore del nostro capoluogo di regione, mentre poi, invece, lavorare nel concreto al fine di sottrarre funzioni e competenze alla Asl aquilana, col conseguente depauperamento dell’universita’ che, ulteriore beffa, ha mantenuto il numero chiuso degli iscritti”, conclude Blundo.

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