Ricerca, Renzi al Tigem: “Governo investe 2,5 mld. Napoli capitale del futuro”

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi si è recato nel pomeriggio di oggi – come da programma – a Pozzuoli, dove è intervenuto per un convegno sulla ricerca promosso dal Tigem, l’Istituto di Genetica e medicina diretto da Andrea Ballabio. Tra i presenti il presidente della Fondazione Telethon Luca Cordero di Montezemolo, il presidente della Regione Campania Vincenzo De […]

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi si è recato nel pomeriggio di oggi – come da programma – a Pozzuoli, dove è intervenuto per un convegno sulla ricerca promosso dal Tigem, l’Istituto di Genetica e medicina diretto da Andrea Ballabio. Tra i presenti il presidente della Fondazione Telethon Luca Cordero di Montezemolo, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il presidente dell’Università Federico II, Gaetano Manfredi e il Prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone.

“L’Italia può svolgere un ruolo fondamentale nel campo della ricerca, i soldi ci sono, li ha messi questo Governo, occorre spenderli bene. Abbiamo stanziato due miliardi e mezzo non per finanziare le clientele, ma progetti trasparenti. Ha ragione De Luca – ribadisce il premier – quando dice che bisogna stare attenti”. E ancora: “C’è un punto che ci possiamo permettere di affrontare, come sarà l’Italia dei prossimi trent’anni? Vivremo più a lungo ma dovremmo mantenere il nostro livello di vita. Settemila malattie rare, sembra una contraddizione in termini, rappresentano una sfida”.

Rimanendo in tema di sfide, il premier ha tenuto a ricordare i passi in avanti fatti a Napoli, richiamando Bagnoli e Pozzuoli. “Non c’è contraddizione tra il progetto dell’area Expo e i progetti che si possono fare sull’area di questi territori. L’obiettivo è fare di Bagnoli e dell’area ex Olivetti luoghi attrattivi per le aziende a livello internazionale”, ha aggiunto Renzi. Prima di lasciare Pozzuoli in elicottero, Renzi ha voluto inviare un chiaro messaggio ai napoletani: “Napoli è la capitale del futuro. A condizione che ci creda, che ci credano – conclude – gli abitanti di questo territorio”.

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