Imprese artigiane: nuovi ammortizzatori sociali per i dipendenti

Dal primo gennaio prossimo cesseranno di esistere i tradizionali strumenti di sostegno al reddito previsti dalle norme nazionali in caso di crisi aziendali per le aziende artigiane: una partita che in Abruzzo interessa qualcosa come oltre 20mila dipendenti del settore, per un importo erogato di ben 6 milioni di euro. La Cassa Integrazione “in deroga”, […]

Dal primo gennaio prossimo cesseranno di esistere i tradizionali strumenti di sostegno al reddito previsti dalle norme nazionali in caso di crisi aziendali per le aziende artigiane: una partita che in Abruzzo interessa qualcosa come oltre 20mila dipendenti del settore, per un importo erogato di ben 6 milioni di euro.

La Cassa Integrazione “in deroga”, sin qui totalmente a carico delle casse dello Stato, e che in questi anni di crisi ha avuto nella nostra regione un ruolo importantissimo nel contrastare le diffuse situazioni di crisi aziendali, non ci sara’ piu’: la “legge Fornero” prima, e la legge 148 del 2015, poi, hanno drasticamente cambiato la struttura degli strumenti a disposizione delle aziende e lavoratori per la gestione delle crisi. I nuovi strumenti sono stati illustrati questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa nella sede regionale della Cna, cui hanno preso parte Pierluigi Arduini (presidente Ebrart Abruzzo); Nicola Di Matteo (vice presidente); Renato Giancaterino (direttore).

Sara’ d’ora in poi il Fondo di Solidarieta’ Bilaterale per l’Artigianato (Fsba) a gestire tutte le crisi aziendali, e per farlo si avvarra’ degli enti regionali di bilateralita’ dell’artigianato – in Abruzzo E.B.R.ART. – che gestiranno le risorse del fondo nazionale, alimentato esclusivamente dai contributi di aziende e lavoratori. Dell’ E.B.R.ART (Ente bilaterale regionale per l’artigianato d’Abruzzo) fanno parte le principali sigle che rappresentano le imprese del settore artigiano (Casartigiani, Claai, Cna e Confartigianato) e i sindacati dei lavoratori Cgil, Cisl e Uil. L’artigianato, peraltro – ha ossevato il presidente Ebrart Abruzzo Arduini – e’ l’unico settore che ha scelto di gestire la partita del sostegno al reddito, tramite un proprio fondo nazionale (Fsba, appunto), a differenza di tutte le altre categorie che verseranno al fondo istituito dall’Inps. L’iscrizione al fondo nazionale, con la relativa adesione a E.B.R.ART. – ha aggiunto – costituiscono uno strumento importantissimo per il sostegno alle imprese, ai lavoratori e alle loro famiglie: infatti, tramite E.B.R.ART e’ possibile accedere anche ad altre misure come i contributi alle aziende per l’innovazione tecnologica, le ristrutturazioni aziendali relativamente ad ambiente e sicurezza sul lavoro; la certificazione di qualita’ e deposito brevetti; la formazione legata alla sicurezza; gli assegni di studio e i sussidi per i testi scolastici. L’obbligo di contribuzione per le aziende, in vigore dall’1 gennaio di quest’anno e’ pari a una rimessa mensile del 0,45% sull’imponibile previdenziale; dall’inizio di luglio si e’ aggiunta la contribuzione a carico dei lavoratori pari allo 0,15%.

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