Fratta Todina (PG), Mancini: in arrivo 60 immigrati, aiutare famiglie in difficoltà

Fratta Todina di nuovo bersaglio del Ministro degli Interni, Angelino Alfano: possibile l’arrivo di circa 60 immigrati clandestini. Già nel mese di gennaio 2016 sembrava dovessero arrivare circa 230 immigrati in una importante struttura alberghiera della città: il fatto fu poi respinto dall’intera comunità e dall’amministrazione locale durante un’ infuocata riunione pubblica. Sulla questione interviene […]

Fratta Todina di nuovo bersaglio del Ministro degli Interni, Angelino Alfano: possibile l’arrivo di circa 60 immigrati clandestini. Già nel mese di gennaio 2016 sembrava dovessero arrivare circa 230 immigrati in una importante struttura alberghiera della città: il fatto fu poi respinto dall’intera comunità e dall’amministrazione locale durante un’ infuocata riunione pubblica.

Sulla questione interviene il Consigliere Regionale Lega Nord, Valerio Mancini che precisa: “L’immigrazione è un fenomeno complesso che non può essere gestito dal Ministro Alfano per lo meno in queste modalità, occorre una programmazione e una profonda conoscenza del territorio dove allocare queste persone. Credo sia inammissibile e irresponsabile riproporre ad un piccolo comune umbro di appena 1820 anime, nuovi clandestini.

Solo il 4% di immigrati sono rifugiati di guerra, il restante 96%  sono solo clandestini di cui della metà ne perdiamo completamente le tracce, come affermò pure, l’allora Prefetto di Perugia Antonella De Miro, in audizione in I Commissione Consiliare convocata su mia iniziativa,  lo scorso Ottobre. Non è questa la gente di cui ha bisogno l’Italia e soprattutto non sono queste le persone da accogliere. Trovo offensivo per chi la mattina si alza di buon ora per andare al lavoro – chiosa Mancini – vedere queste persone bighellonare per strada, ancor più se parliamo di una cittadina operosa come quella di Fratta Todina. Basta “spettatori fannulloni” che ti osservano, incuranti dello sforzo economico che una comunità intera fa per sostenerli. Ben vengano le famiglie con i bambini che scappano dalla guerra, ma gli altri restino a casa a combattere per i propri diritti e per la propria libertà invece di lasciare irresponsabilmente madri, mogli e figli al loro destino.

Non c’è logica né criterio da parte del Governo Centrale e vi ricordo che nel 2014 questo lucroso mercato dell’accoglienza, svolto con scientifica politica industriale da parte delle cooperative sociali, solo in Umbria è costato circa 15 milioni di euro e oggi non credo ci siamo allontanati di molto da questa cifra, per non parlare degli ingenti costi sanitari, sociali e giuridici che questi fenomeni comportano. Come ho già fatto in passato – conclude il consigliere Valerio Mancini – esprimo solidarietà al sindaco PD Giuliana Bicchieraro e a tutta la comunità e farò, tutto quanto in mio possesso, per far luce sulla questione”.

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